Catanzaro – “Siamo al 72% ma per una sanità come quella calabrese è già un grande miracolo”. Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ospite a “Oggi è un altro giorno” su Rai 1, con riferimento alla campagna vaccinale in Calabria.
“La nostra – ha aggiunto Spirlì – è un sanità che esce da almeno un ventennio di ladrocini e da almeno 11 anni di commissariamento inutile che, invece di aiutarla, l’ha distrutta ancora di più, pertanto aiutarsi durante queste vaccinazioni con questa sanità zoppa è già tanto. I medici stanno facendo tanto, tanto sta facendo tutto il personale sanitario, tanto sta facendo la Protezione civile e tutte le associazioni dalla Croce Rossa in poi. Avere già il 72% di vaccini utilizzati rispetto a quelli arrivati – ha sostenuto il presidente ff della Regione Calabria – è già un grosso risultato per la sanità calabrese”.
Spirlì ha poi evidenziato: “Ho chiesto in queste ore al governo un intervento reale sulla sanità calabrese, che merita un ripianamento del debito da parte del governo perché altrimenti è una grande ipocrisia continuare a mandare rappresentanti del governo nella figura del commissario ad acta che dovrebbero risolvere questo problema sapendo che non potrebbero farlo perché qui – ha concluso il presidente facente funzioni della Regione Calabria – si parla di oltre due miliardi di buco per tutto quello che è successo negli ultimi 20-25 anni”.
Spirlì: la sanità ha un buco di oltre due miliardi, il governo ripiani il debito
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