Riceviamo e pubblichiamo: “Fin da quando abbiamo cominciato, quasi tre anni fa, i nostri sit-in mensili davanti all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, abbiamo avanzato delle rivendicazioni precise, tra queste: lo stop ai tagli ed il reintegro delle risorse necessarie al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per garantire in ogni regione i Livelli Essenziali di Assistenza e la fine dei conflitti di interesse tra medicina privata ed amministrazioni delle ASP.
Reclamiamo con forza anche lo stop al piano di rientro illegittimo della sanità calabrese, alla luce delle forti disuguaglianze in termini di spesa pro capite, di dotazione di personale e di posti letto rispetto alle altre Regioni, che rendono più difficoltoso in Calabria il raggiungimento dei LEA. Ma le nostre rivendicazioni più immediate riguardano il sistema sanitario della provincia di Vibo Valentia, fortemente penalizzato nel corso degli anni, pretendiamo difatti uno stanziamento pro-capite del fondo sanitario regionale in linea con la media regionale, e misure di riequilibrio tali da garantire equità nell’accesso alle cure, il che fa il paio con le nostre lotte contro il depauperamento dell’ospedale Jazzolino e la chiusura del presidio di Tropea e di Serra San Bruno.
Tutto ciò è stato da noi ribadito nell’assemblea provinciale con i sindacati del settore sanitario e durante la recente manifestazione che abbiamo organizzato davanti la Prefettura. Il nuovo Decreto del Commissario ad Acta Roberto Occhiuto n. 350 del 18.12.2025 che ripartisce i fondi Covid residui – assegnando a Vibo Valentia 7,6 milioni di euro, una somma proporzionalmente maggiore di quella assegnata ad altre province – non ci lascia affatto soddisfatti. Da un lato, perché è solo grazie alle mobilitazioni dei Sindaci, alle sollecitazioni della Prefettura ed alle denunce che noi Associazioni abbiamo fatto nelle ultime settimane che la nostra provincia ha “meritato”, finalmente, un’attenzione particolare in questo ultimo DCA. Dall’altro lato, perché tali risorse sono finalizzate principalmente all’abbattimento delle liste d’attesa ed alla copertura di non meglio specificati progetti in corso, e pertanto non potranno essere destinate a potenziare l’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale fortemente deficitaria nella nostra Provincia, con diseguaglianze di postazioni di prossimità che lasciano completamente scoperte alcune Comunità (Vibo Marina, Mesima, Poro, Serre) e non soddisfano la necessità di valorizzare AFT e nuove Case di Comunità.
A tal proposito, ci teniamo a precisare che l’ASP di Vibo è interessata da un rilevante fenomeno di migrazione interna, difatti è costretta a pagare 40 milioni all’anno alle altre ASP per la mobilità infraregionale, pertanto, l’assegnazione di questi 7,5 milioni, non ci soddisfa in alcun modo perché continuano a mancare all’appello oltre 30 milioni per garantire in tutta la Provincia di Vibo Valentia assistenza e cure di base. Sabato 27 dicembre, coerentemente con il nostro percorso e le nostre rivendicazioni, a seguito del nostro sit-in mensile allo Jazzolino, ci sposteremo al Comando provinciale dei Carabinieri per depositare delle denunce per interruzione di pubblico servizio riguardanti, in particolare, l’attività operatoria di urologia e proctologia dell’ospedale di Tropea, causata dalla grave carenza di anestesisti che potrebbe essere ricollegata a condotte omissive e/o inadempienti che hanno portato a queste conseguenze drammatiche. La denuncia sarà indirizzata anche alla Corte dei Conti, al fine di evidenziare che tale situazione sta provocando degli ingenti esborsi per l’ASP di Vibo costretta a stipulare accordi e/o convenzioni con professionisti per corrispettivi pari a 100 euro all’ora. Specifichiamo che non è la prima ed ovviamente non sarà l’ultima denuncia che presenteremo, per individuare eventuali responsabilità per la mancata erogazione dei Lea e la violazione del diritto alla salute.
Al nostro sit-in di sabato saranno presenti i delegati delle associazioni che si impegnano concretamente per il diritto ad una sanità pubblica degna di un Paese civile e ci sarà anche la presenza della rappresentante provinciale del Sindacato Medici Italiani, che ha indirizzato di recente delle diffide alle Istituzioni per gravi disfunzioni nel nosocomio di Tropea”.
Comitato Costa degli Dei
Osservatorio Civico Città Attiva
Comitato San Bruno

















