E’ del calabrese Danilo Fazio, 40 anni, da tempo residente a Codogno, in provincia di Lodi, il corpo recuperato lunedì sera, intorno alle 23, all’interno di una Seat Leon nera, parzialmente sommersa in una roggia tra Grumello Cremonese e Roggione di Pizzighettone, nei campi del Cremonese al confine con il Lodigiano. Fazio era scomparso nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 luglio. Dopo quasi tre giorni di ricerche, il suo cadavere è stato ritrovato dalle forze dell’ordine che hanno dato il via alle ricerche non appena la famiglia ha denunciato la scomparsa. Gli sforzi per rintracciare Fazio si sono intensificati domenica con l’impiego di vigili del fuoco, protezione civile, droni ed elicotteri. Un dato chiave è stato l’ultimo aggancio del cellulare della vittima, registrato alle 16 nella zona di Grumello Cremonese, che ha orientato le ricerche nell’area giusta.
A bordo della stessa auto viaggiava anche un amico trentenne di Caselle Landi, rimasto ferito e soccorso sabato pomeriggio mentre camminava in stato confusionale, a circa 600 metri dal punto dell’impatto. Aveva accennato a un incidente, ma senza fornire dettagli. Le indagini proseguono per chiarire la dinamica dello schianto. L’abbassamento del livello dell’acqua nella roggia, dovuto alla fine dell’irrigazione nei campi, potrebbe aver reso visibile solo in seguito l’auto.
L’ipotesi prevalente è che l’auto, guidata presumibilmente dall’amico ferito, sia uscita di strada e sia finita nella roggia durante la notte tra venerdì e sabato. Dopo l’impatto, l’uomo sarebbe uscito dal veicolo e si sarebbe allontanato a piedi, ferito e in stato confusionale, fino a quando è stato trovato da un passante e portato in ospedale a Cremona. L’amico è attualmente ricoverato al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Cremona ed è indagato per omicidio stradale. Secondo alcune fonti, si trova in uno stato di alterazione dovuto probabilmente all’assunzione di sostanze e fino ad ora non ha fornito dichiarazioni affidabili agli inquirenti. Sulla salma di Fazio è stata disposta l’autopsia per chiarirne le cause del decesso e ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente
