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giovedì, 25 Aprile, 2024
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Sanità: “La finiscano di pensare alla Calabria come un poltronificio”

 

Ospitiamo l’intervento sul difficilissimo momento calabrese della Sanità di Francesco Citriniti, Responsabile Ufficio Amministrativo di Presidio dell’ Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro

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“Provare a fare un ragionamento  oggi sulla Sanità Calabrese  in piena emergenza  Covid senza essere tentati di sparare nel mucchio non è facile, la rabbia è tanta rispetto alle inadeguatezze ed alle assenze nella nostra Regione in Materia Sanitaria.

LA RABBIA

Il tutto nel mio caso è aggravato dal fatto di essere un operatore sanitario da quasi 40 anni e vivere  a fianco di una moglie, anch’essa operatrice sanitaria, che  dal primo pomeriggio di oggi è attaccata al cellulare per ricevere e comunicare agli interessati, Medici Infermieri ed OSS, i risultati dei tamponi….oggi 3 operatori,  due OSS  ed una Infermiera, sono risultati positivi e questi si aggiungono agli altri 3 che erano risultati positivi nei giorni scorsi, pensiamo al dramma di questi operatori, dei loro figli, e delle loro famiglie.

Dunque il rischio di urlare più che parlare è forte ma non servirebbe, serve piuttosto la capacità in questi momenti di ragionare e cercare di trovare una soluzione una via d’uscita.  L’argomento  di cui vorrei brevemente dire  è “Il Commissariamento della Sanità Calabrese”, che personalmente  non ho mai visto di buon occhio, al pari degli altri commissariamenti, a meno che non fossero stati di breve durata, ho sempre pensato che ciò rappresentasse e rappresenta  una limitazione della “sovranità” regionale. Ora i motivi che hanno portato al commissariamento sono noti a tutti   ed è inutile tornarci sopra,  ma pongo una domanda cosa è cambiato in questi anni di commissariamento nella sanità Calabrese?   Quanto sono migliorati i servizi resi ai cittadini calabresi?  Quanto è diminuita l’emigrazione sanitaria dalla   nostra  Regione verso quelle del Nord?

LA REALTA’

La realtà è sotto gli occhi di tutti ,causa del non raggiungimento dei LEA  il governo due anni fa ha emanato il famoso Decreto Calabria  che conferiva ulteriori poteri al Commissario e che oggi, con il rinnovo dello stesso, esautora completamente, come esperti giuristi hanno già fatto notare, la Regione Calabria dalla gestione della Sanità, tutto è in mano al Commissario persino la Programmazione Sanitaria……in pratica un’intera Regione, considerato che il 70% del bilancio regionale è assorbito dalla Sanità.

Ciò imporrebbe una assunzione di responsabilità pesante, totale da parte degli attori coinvolti, ed invece niente, in piena emergenza  Covid chi doveva implementare le misure atte a contenere la seconda ondata del contagio nulla ha fatto, non spesi i soldi stanziati dal governo nessun centro Covid Regionale allestito non aumentati i posti di terapia intensiva previsti.  Dunque la domanda sorge spontanea, se questa è la realtà siamo sicuri che lo strumento per risollevare le sorti della Sanità Calabrese sia il Commissariamento? Siamo sicuri che continuare a spedire esperti per pochi giorni alla settimana in Calabria per occuparsi della nostra Sanità  sia la ricetta giusta? 

Personalmente sono convinto del contrario perché nel tempo, come detto, gli strumenti utilizzati non hanno dato i risultati sperati, ormai la nostra è una Sanità  che si trascina all’ombra del Commissariamento, il blocco del turn-over ad esempio ha prodotti non pochi danni, per anni il personale in quiescenza non è stato sostituito, abbiamo perso fior fiore di professionisti e ciò ha determinato un abbassamento del livello di professionalità……

L’ APPELLO

E si potrebbe continuare e invece vorrei concludere questo breve ragionamento lanciando un appello a tutte le forze politiche sane della Regione a tutte le Organizzazioni Sindacali al mondo dell’Università alla Società Civile alle Associazioni, mettiamo in piedi una iniziativa forte tale da mettere in campo le migliori professionalità della nostra Regione per andare ad occupare quei posti che oggi sono occupati da mestieranti della politica e non solo e dai loro fedeli servitori e che nulla hanno a che vedere con il Governo di una Regione.

Solo la selezione di una classe dirigente competente, preparata e che ha a cuore le sorti della propria terra può svolgere un ruolo,  al pari delle altre Regioni sul tavolo negoziale del Governo dove oggi tutto  si contratta, la forma di Stato come l’abbiamo conosciuta in passato purtroppo non esiste più.

E’ oggi più che mai necessario che noi calabresi ritroviamo l’orgoglio dell’appartenenza  e della dignità di cittadini dimostrando che ci siamo, che ce la possiamo fare  e che abbiamo intelligenze e capacità per gestire la nostra Regione.”

Francesco Citriniti – Responsabile Ufficio Amministrativo di Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio di Catanzaro

 

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