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venerdì, 19 Aprile, 2024
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Sanità e disinformazione? Spirlì faccia una bella cosa: si confronti con la stampa

Catanzaro – Nel corso della riunione degli Stati generali di questa mattina in Cittadella, il presidente ff della Regione, Nino Spirlì ha più volte ripetuto che in pratica in Calabria si sta concretizzando un’opera di disinformazione sulla reale situazione derivante dall’emergenza covid-19. Insomma come a dire: non stiamo messi bene ma nemmeno così male come si vuole far credere.
Incontrando i giornalisti a margine della riunione, Spirlì ha specificato: “Non farei di tutta l’erba un fascio come si sta facendo sui social. Fate tacere i social disinformati, è bene che parlino le persone che sanno, non quelle che pensano di sapere, perché a noi dei tecnici di stadio del lunedì mattina al bar dello sport su quello che avrebbe dovuto fare l’Inter, la Lazio o la Reggina o il Catanzaro il giorno prima non ce ne frega niente. Stiamo parlando – ha spiegato il presidente facente funzioni della Regione – di vite umane, non di due calci al pallone”.
Permetteteci di dire che, se da un lato è assolutamente condivisibile la preoccupazione che dati, valutazioni e commenti lanciati a vanvera stiano creando una notevole confusione tra i calabresi, è altrettanto palese, a voler essere onesti fino in fondo, che una discreta parte di confusione sia agevolata proprio dalla Regione e dallo stesso presidente Spirlì.
A nostro parere, infatti, la doverosa comunicazione istituzionale circa l’andamento dell’infezione in Calabria non può essere relegata solamente alla diffusione quotidiana del bollettino ufficiale. Oppure – per citarne uno -al post ‘criptico’ delle ultime ore che lasciava intendere (così hanno capito tutti) che la riunione di questa mattina sarebbe servita a dichiarare la zona rossa.
Se è vero, forse, che altre Regioni italiane non sono messe all’indice, sia a livello nazionale che nella nostra stessa Terra, per come stanno affrontando le evidenti criticità nella gestione della pandemia, è assolutamente indiscutibile che Spirlì non può pensare di limitarsi a qualche misera comunicazione istituzionale o a semplici post o, più frequenti video, sulla propria personale pagina social e non già su quella dell’Ente (?).
Altre Regioni italiane sono, come la nostra, in un mare di guai, lo sappiamo. Ma in altre Regioni possiamo assistere ad un confronto costante, senza mediazioni di sorta, tra i vertici istituzionali e i rappresentanti dell’informazione. Se Spirlì pensa, come ha ripetuto, che in Calabria si preferisca fare disinformazione può trovare una semplice ed efficace soluzione: faccia insieme al Commissario Longo una conferenza stampa settimanale per informare e per rispondere alle tante, troppe domande, ancora senza risposta. Si può fare in maniera semplice, in tutta sicurezza e comodamente, se si vuole, anche dalla propria abitazione.
Un confronto costante non può che fare bene alla verità se davvero si vuole contrastare la disinformazione (da qualunque parte essa provenga) che tanti danni crea ai calabresi. In mancanza di questa doverosa disponibilità è preferibile non alimentare polemiche e stare in silenzio. Ma il presidente Spirlì non è tipo da silenzi. Dunque aspettiamo fiduciosi la convocazione.
Maurizio De Fazio

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