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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Reggio, inizia la protesta dei genitori di ragazzi autistici, domani incontro a Palazzo San Giorgio

Un raduno pubblico per farsi sentire e una protesta forte, lo sciopero della fame e della sete. Così i genitori dei bimbi autistici dell’associazione reggina “Il volo delle farfalle – Evoluzione autismo”, hanno iniziato la loro battaglia collettiva questa mattina di fronte alla sede generale dell’Asp in via Diana. Si tratta di 13 famiglie esasperate, che rivendicano il diritto negato alle cure per i loro figli. “Dopo le ordinanze del tribunale, dopo tante lotte e la presa di coscienza dell’Asp e dei Commissari – dichiarano dall’associazione – abbiamo immaginato che il diritto alle cure per i nostri figli prendesse concretezza. Ma ciò non avviene, si passa da un ufficio all’altro, da un impiegato all’altro, da infinite PEC e comunicazioni certificate e inviate dal nostro legale Stefania Pedà, senza riscontro. Vorremmo precisare che si tratta di un diritto alle cure, diritto sancito da un tribunale a favore dei nostri bambini”.
Demetrio Delfino, assessore comunale al Welfare, e Carmelo Romeo, presidente della commissione politiche sociali e salute, si sono recati sul luogo della manifestazione per esprimere «piena e convinta solidarietà» alle famiglie dei bambini autistici.
«Siamo da sempre vicini – commentano – alle esigenze ed alle necessità dell’associazione “Il Volo delle Farfalle” e, anche questa mattina, siamo voluti essere al loro fianco durante la protesta, di fronte la sede dell’Asp, perché condividiamo le loro rivendicazioni rispetto a diritti che non possono e non devono mai essere messi in secondo piano».
«Domani – hanno spiegato a margine della manifestazione – alcuni rappresentanti dell’associazione saranno ricevuti e auditi in Commissione, a Palazzo San Giorgio, affinché l’Ente possa prendere una visione quanto più completa possibile della situazione e, di conseguenza, cercare di agevolare un’interlocuzione quanto mai indispensabile».
«Non v’è dubbio – hanno concluso Delfino e Romeo – che ci troviamo in presenza di cittadini che vivono disagi estremi. È quindi un dovere morale, ancor prima che politico o amministrativo, fare il possibile per rendere la loro quotidianità più semplice, a partire proprio dalla ricerca di risposte adeguate e concrete a circostanze particolarmente complesse. La nostra non è solo una battaglia di testimonianza, ma una vicinanza completa ed assoluta nei confronti di chi ha il sacrosanto e legittimo diritto di vivere bene».

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