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mercoledƬ, 24 Aprile, 2024
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Operazione “Mezzo servizio”, chiuse le indagini su assenteista seriale dell’Asp

Catanzaro – Nella giornata odierna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, su disposizione della Procura di Catanzaro, hanno proceduto con la notifica nei confronti di SCUMACE Salvatore (classe ā€™54, di Botricello), CRITELLI Nino (classe ā€™55, di Catanzaro), PREJANƒ Vittorio (classe ā€™57, di Catanzaro), DE VITO Maria Pia (classe ā€™53, di Montepaone), CANINO Domenico (classe ā€™59, di Catanzaro), FONDACARO Laura (classe ā€™69, di Soverato) e MOLƈ Antonio (classe ā€™68, di Catanzaro), dellā€™avviso di conclusione delle indagini preliminari, ex art. 415-bis c.p.p., in relazione a unā€™attivitĆ  investigativa in materia di assenteismo dei pubblici dipendenti.

Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore dott. Domenico ASSUMMA, con il coordinamento del Procuratore Aggiunto dott. Giancarlo NOVELLI e del Procuratore della Repubblica dott. Nicola GRATTERI, hanno condotto allā€™iscrizione a vario titolo dei sette soggetti (dipendenti, funzionari e dirigenti dellā€™Ospedale cittadino) sul registro degli indagati in relazione ai delitti di abuso dā€™ufficio, falso ed estorsione aggravata.
Gli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, svolti nel piĆ¹ ampio contesto di una serie di approfondimenti sulle condotte assenteistiche dei pubblici dipendenti, hanno consentito di rilevare che lo SCUMACE, giĆ  in organico allā€™Azienda, nel 2005 era stato assegnato al Centro Operativo Emergenza Incendi (C.O.E.I.) dellā€™ospedale catanzarese. Tuttavia, per quanto ricostruito attraverso lā€™esame dei tabulati di presenza, dei turni di servizio e delle testimonianze di alcuni suoi colleghi e superiori, lo SCUMACE, pur percependo regolarmente la retribuzione (per piĆ¹ di 538.000 euro complessivi), per oltre 15 anni non si ĆØ mai recato in servizio.
Per raggiungere il suo illecito obiettivo, peraltro, lo SCUMACE aveva fatto ricorso anche a condotte estorsive, perpetrate per mezzo di altri soggetti nei confronti dei propri superiori. CiĆ² avveniva in particolare nel 2005, allorquando, secondo quanto ricostruito dalle indagini, ā€œuna persona molto distintaā€ si introduceva senza preavviso nellā€™ufficio della responsabile del C.O.E.I. (oggi in congedo ed estranea alle indagini) e, operando velate ma inequivocabili minacce allā€™incolumitĆ  sua e dei suoi familiari, la costringeva a soprassedere dalle segnalazioni disciplinari nei confronti del dipendente assenteista.
Successivamente, al pensionamento della responsabile intimidita, le condotte assenteistiche dello SCUMACE proseguivano indisturbate in quanto sia il CRITELLI – subentrato responsabile del C.O.E.I. – che i due Dirigenti pro tempore dellā€™Ufficio Risorse Umane (PREJANƒ e DE VITO), tutti indagati, in concorso con lo SCUMACE, per abuso dā€™ufficio, omettevano di adempiere ai controlli sullā€™effettiva presenza in servizio del dipendente SCUMACE, consentendogli di fatto di proseguire nel suo reiterato assenteismo.
Nel luglio del 2020, allorquando sono iniziati gli approfondimenti investigativi della Guardia di Finanza, anche attraverso lā€™analisi dei tabulati telefonici degli ultimi due anni dellā€™indagato, lā€™Azienda ha avviato un primo procedimento disciplinare nei confronti dello SCUMACE, affidato a unā€™apposita commissione composta dagli ulteriori indagati CANINO (Presidente), MOLƈ e FONDACARO (Membri). Tale organo, tuttavia, a fronte della palese condotta assenteistica dello SCUMACE, concludeva per lā€™insussistenza della possibilitĆ  di avanzare un addebito disciplinare nei suoi confronti. Per tale ragione, i suddetti sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di falso in atto pubblico e abuso dā€™ufficio.
Successivamente allā€™archiviazione del primo procedimento disciplinare, la Direzione Aziendale del nosocomio catanzarese ne promuoveva un secondo che si concludeva, nel mese di ottobre 2020, con il licenziamento senza preavviso del dipendente, cosƬ come previsto dal D. Lgs. n. 165/2001 in materia di pubblico impiego.

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