Catanzaro – Nella giornata odierna, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, su disposizione della Procura di Catanzaro, hanno proceduto con la notifica nei confronti di SCUMACE Salvatore (classe ā54, di Botricello), CRITELLI Nino (classe ā55, di Catanzaro), PREJANĆ Vittorio (classe ā57, di Catanzaro), DE VITO Maria Pia (classe ā53, di Montepaone), CANINO Domenico (classe ā59, di Catanzaro), FONDACARO Laura (classe ā69, di Soverato) e MOLĆ Antonio (classe ā68, di Catanzaro), dellāavviso di conclusione delle indagini preliminari, ex art. 415-bis c.p.p., in relazione a unāattivitĆ investigativa in materia di assenteismo dei pubblici dipendenti.
Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore dott. Domenico ASSUMMA, con il coordinamento del Procuratore Aggiunto dott. Giancarlo NOVELLI e del Procuratore della Repubblica dott. Nicola GRATTERI, hanno condotto allāiscrizione a vario titolo dei sette soggetti (dipendenti, funzionari e dirigenti dellāOspedale cittadino) sul registro degli indagati in relazione ai delitti di abuso dāufficio, falso ed estorsione aggravata.
Gli accertamenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, svolti nel piĆ¹ ampio contesto di una serie di approfondimenti sulle condotte assenteistiche dei pubblici dipendenti, hanno consentito di rilevare che lo SCUMACE, giĆ in organico allāAzienda, nel 2005 era stato assegnato al Centro Operativo Emergenza Incendi (C.O.E.I.) dellāospedale catanzarese. Tuttavia, per quanto ricostruito attraverso lāesame dei tabulati di presenza, dei turni di servizio e delle testimonianze di alcuni suoi colleghi e superiori, lo SCUMACE, pur percependo regolarmente la retribuzione (per piĆ¹ di 538.000 euro complessivi), per oltre 15 anni non si ĆØ mai recato in servizio.
Per raggiungere il suo illecito obiettivo, peraltro, lo SCUMACE aveva fatto ricorso anche a condotte estorsive, perpetrate per mezzo di altri soggetti nei confronti dei propri superiori. CiĆ² avveniva in particolare nel 2005, allorquando, secondo quanto ricostruito dalle indagini, āuna persona molto distintaā si introduceva senza preavviso nellāufficio della responsabile del C.O.E.I. (oggi in congedo ed estranea alle indagini) e, operando velate ma inequivocabili minacce allāincolumitĆ sua e dei suoi familiari, la costringeva a soprassedere dalle segnalazioni disciplinari nei confronti del dipendente assenteista.
Successivamente, al pensionamento della responsabile intimidita, le condotte assenteistiche dello SCUMACE proseguivano indisturbate in quanto sia il CRITELLI – subentrato responsabile del C.O.E.I. – che i due Dirigenti pro tempore dellāUfficio Risorse Umane (PREJANĆ e DE VITO), tutti indagati, in concorso con lo SCUMACE, per abuso dāufficio, omettevano di adempiere ai controlli sullāeffettiva presenza in servizio del dipendente SCUMACE, consentendogli di fatto di proseguire nel suo reiterato assenteismo.
Nel luglio del 2020, allorquando sono iniziati gli approfondimenti investigativi della Guardia di Finanza, anche attraverso lāanalisi dei tabulati telefonici degli ultimi due anni dellāindagato, lāAzienda ha avviato un primo procedimento disciplinare nei confronti dello SCUMACE, affidato a unāapposita commissione composta dagli ulteriori indagati CANINO (Presidente), MOLĆ e FONDACARO (Membri). Tale organo, tuttavia, a fronte della palese condotta assenteistica dello SCUMACE, concludeva per lāinsussistenza della possibilitĆ di avanzare un addebito disciplinare nei suoi confronti. Per tale ragione, i suddetti sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di falso in atto pubblico e abuso dāufficio.
Successivamente allāarchiviazione del primo procedimento disciplinare, la Direzione Aziendale del nosocomio catanzarese ne promuoveva un secondo che si concludeva, nel mese di ottobre 2020, con il licenziamento senza preavviso del dipendente, cosƬ come previsto dal D. Lgs. n. 165/2001 in materia di pubblico impiego.