Chiedono di fare luce sulla morte del loro padre e presentano una denuncia presso la Procura della Repubblica di Catanzaro. La vicenda è in riferimento alla morte di un uomo all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” avvenuta alcuni giorni dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico per una presunta perforazione intestinale che, secondo quanto riferito dai familiari, non sarebbe stata riscontrata in sala operatoria. I
I figli della vittima, tramite l’avvocato Francesco Pitaro, hanno, quindi, deciso di interessare la magistratura anche al fine di accertare eventuali responsabilità.
Secondo quanto riportato nell’atto depositato, l’uomo si era recato al Pronto soccorso il 22 settembre 2025 per un malore ed era stato ricoverato in Medicina d’Urgenza. Il 23 settembre, dopo una TAC che avrebbe evidenziato una perforazione intestinale, è stato sottoposto a un intervento chirurgico in urgenza. Nella denuncia si afferma che, al termine dell’operazione, la chirurga avrebbe informato i familiari che “non ha riscontrato alcuna perforazione dell’intestino” e che “l’addome è libero e asciutto”.
Nella querela si sostiene inoltre che, dopo l’intervento, il paziente sarebbe rimasto fino al 26 settembre in Medicina d’Emergenza-Urgenza e trasferito solo in seguito in Chirurgia. Le condizioni cliniche sarebbero progressivamente peggiorate fino al decesso, avvenuto l’8 ottobre 2025.
I familiari, tramite il legale, chiedono che la Procura acquisisca la cartella clinica e “accerti le responsabilità dei soggetti che, a causa della loro condotta […] negligente e imperita, hanno determinato la morte”. È stata inoltre preannunciata la costituzione di parte civile in caso di processo penale.

















