Questa mattina, in Provincia di Napoli e Trento, i Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, coadiuvati, nella fase esecutiva, da personale del Nucleo Investigativo di Crotone e delle Compagnie di Napoli – Stella, Casoria, Marano di Napoli e Trento hanno eseguito un provvedimento cautelare, emesso dal GIP presso il Tribunale di Crotone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nel quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di tre soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di furto aggravato e continuato in concorso, riciclaggio e ricettazione, nonché a tre decreti di perquisizione locale e informatica nei confronti di altri soggetti di interesse operativo. Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal Gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), le serrate indagini, condotte dal 5 giugno ad oggi dai Carabinieri della Compagnia di Cirò Marina mediante attività tecniche, acquisizione di filmati di video sorveglianza e assunzione di sommarie informazioni da persone informate sui fatti, e per cui a luglio 2025 era già stato emesso un primo provvedimento cautelare, hanno consentito, soprattutto alla luce delle risultanze emerse a seguito delle attività successive alla prima cattura, di raccogliere ulteriori gravi indizi di colpevolezza in merito ai due episodi di furto di farmaci oncologici, consumati nelle giornate del 4-5 e del 25 giugno scorso presso la sede dell’A.S.P. di Cirò Marina, dal valore complessivo quantificato in oltre settecentomila euro.
Già i primi accertamenti, condotti nell’immediatezza, avevano consentito di fare luce sulla dinamica fatto e identificare un presunto responsabile: le attività svolte successivamente, tuttavia, e in maniera più approfondita, hanno consentito di identificare – mediante l’analisi del contenuto dei dispositivi elettronici posti in sequestro – un altro degli esecutori materiali, una ragazza che ha contribuito alle fasi preparatorie e successive, e un terzo soggetto, indagato per i delitti di ricettazione e riciclaggio, che ha contribuito a detenere e occultare parte dei proventi delle attività delittuose. Il quadro indiziario raccolto dai Carabinieri a carico degli indagati è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Crotone, diretta dal Dott. Domenico Guarascio, che ha avanzato richiesta di emissione di misura cautelare.
Il Gip, accogliendo la richiesta, ha disposto la cattura dei soggetti, per il quale, nella mattinata di oggi, si sono aperte le porte del carcere. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, e, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti. Durante le fasi dell’esecuzione sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro numerosi telefoni cellulari, verosimilmente utilizzati per commettere attività delittuose, e diverse migliaia di euro in contanti. Sono tuttora in corso ulteriori attività volte all’individuazione degli altri soggetti coinvolti negli eventi delittuosi.