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domenica, 18 Maggio, 2025
HomeAttualitàDue medici cosentini firmano l'Atlante di medicina nucleare

Due medici cosentini firmano l’Atlante di medicina nucleare

Si chiama “Atlas of Hybrid Imaging” ed è il titolo di un atlante scritto in inglese dedicato alla disciplina dell’imaging ibrido, un campo della moderna diagnostica per bioimmagini che utilizza sincronicamente tecnologia radiologica (TC e RM) e tecnologia medico nucleare (PET e SPECT), in grado di fornire tutte le informazioni anatomo – funzionali di processi patologici come tumori, infezioni o demenze. Il progetto è stato concepito da Mario Leporace, specialista in radiodiagnostica, e Ferdinando Calabria, specialista in medicina nucleare, entrambi con esperienze acquisite nel campo della diagnostica oncologica, neuroncologica e cardiovascolare e che dal 2016 lavorano nella Unità Operativa Complessa di Medicina Nucleare dell’ospedale Mariano Santo di Cosenza diretta da Antonio Bagnato.

“L’informazione ottenibile con i nuovi sistemi di diagnostica ibrida – è detto in una nota degli autori – è di tipo quali-quantitativa e risulta nettamente superiore alla sommatoria delle informazioni ottenibili separatamente dalle singole metodiche diagnostiche. Il concetto è sicuramente attuale in quanto concretizza nella pratica clinica una medicina moderna sempre orientata ad approcci multimodali e multidisciplinari alle malattie”. “Si tratta di un lavoro imponente – affermano gli autori – che in circa 3 anni ha portato alla luce 900 tavole anatomiche originali ad alta risoluzione e ben 200 casi clinici personali ottenute su tomografi ‘ibridi’ di ultima generazione con doppia tecnologia SPECT o PET equipaggiati con potenti TC multistrato dalle elevate prestazioni e capaci di effettuare esami cardioTC e sfruttando simultaneamente sia il mezzo di contrasto iodato della TC che i numerosi radiofarmaci medico-nucleari a nostra disposizione alcuni di recentissima introduzione e specifici per determinate patologie oncologiche e neurodegenerative (ad esempio i tumori della prostata, i tumori neuroendocrini, le malattie di Parkinson e di Alzheimer), capaci di diagnosi accurate e precoci ed oggi anche terapie mirate, già disponibili presso il servizio di terapia medico nucleare”.

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Alla stesura dell’opera hanno contribuito Alfonso Ciaccio, medico nucleare attualmente in servizio nell’Azienda ospedaliera “Gravina” di Caltagirone e Antonio Bagnato, medico nucleare che dirige da anni l’Unità operativa complessa di Medicina nucleare ed il cui indirizzo gestionale ha puntato sulla multidisciplinarietà e sul continuo aggiornamento radiofarmaceutico inaugurando anche una degenza di 5 posti letto per la terapia medico nucleare, unica sede in Calabria e tra i pochi centri specialistici in Italia. Tra le collaborazioni universitarie vengono segnalate quelle con Eugenio Gaudio, docente di Anatomia Umana all’Università La Sapienza di Roma, dove è stato anche preside della Facoltà e poi Rettore dell’ateneo e con Orazio Schillaci, professore di Medicina Nucleare, già preside della Facoltà di Medicina, ex rettore dell’Università Tor Vergata di Roma e attuale Ministro della Salute.

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