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giovedƬ, 18 Aprile, 2024
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VIDEO- Rosarno, sette rapine a mano armata nell’ultimo anno: arrestato malvivente

Rosarno (RC) – Aveva letteralmente terrorizzato alcune delle proprie vittime un pregiudicato, legato ad una conosciuta famiglia rosarnese, nei confronti del quale, i Carabinieri, nei giorni scorsi, hanno eseguito unā€™ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dallā€™Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminare della Procura della Repubblica di Palmi.

In campo un dispositivo di 30 militari della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, supportati dai Cacciatori del Gruppo Eliportato di Vibo Valentia, che a seguito di un attenta perquisizione presso lā€™abitazione del destinatario del provvedimento cautelare, hanno altresƬ scoperto due bunker , di cui uno ricavato da una intercapedine sottostante la cucina ed un altro sotto un capannone di fronte allā€™abitazione stessa, utilizzati verosimilmente per nascondere oggetti utili a compiere i fatti delittuosi o quale nascondiglio per latitanti o refurtiva, oltre che alcune cartucce da caccia.

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Numerose le contestazioni nei confronti del rosarnese, a partire dallā€™anno 2020. In particolare, da una ricostruzione dellā€™excursus criminale del medesimo, per quanto emerso dallā€™attivitĆ  dā€™indagine, lo stesso aveva – in incipit – costretto il titolare di una ditta di autotrasporti a consegnargli il portafogli, dietro gravi minacce.
In un successivo episodio, ad essere preso di mira, invece, era stato un autista della medesima ditta, verso il quale, il malvivente aveva ugualmente posto in essere minacce e atti persecutori.
Nella fattispecie, presentatosi dapprima presso lā€™abitazione per chiedere notizie sul suo conto e sui propri familiari, nei giorni successivi lo aveva anche inseguito a bordo della propria autovettura, costringendolo a farsi consegnare la somma di 2.100 euro ed alcuni pacchi che lo stesso trasportava, inducendolo in un episodio successivo, a consegnargli altresƬ la somma di 1.200 euro. A seguito delle continue minacce subite, che avrebbero imposto alla vittima di lasciare anche il posto di lavoro, lo stesso aveva in ultimo deciso di denunciare il tutto ai Carabinieri.

Altro analogo episodio, risale a fine anno scorso, quando a Maropati, travisato, con in pugno una pistola, lā€™uomo aveva tentato di porre in essere altra rapina a mano armata nei confronti del corriere di una ditta, non portata a termine questa volta, solo grazie alla pronta reazione del corriere stesso, che era corso via a bordo del proprio mezzo, facendo cosƬ desistere dallā€™azione criminale. La vicenda non era perĆ² terminata qui, in quanto pochi giorni dopo, lā€™uomo aveva nuovamente cercato di rapinare, armato di pistola, lo stesso corriere che nel tentativo di scappare alla guida del proprio furgone, era finito fuori strada e una volta raggiunto dal malvivente dopo aver subito da questi un pugno in faccia, veniva derubato, in questa occasione, di 150 euro.

Lo stesso giorno, inoltre, a Melicucco, ad essere preso di mira anche lo stesso corriere di una ditta, giĆ  vittima di precedenti ritorsioni, il quale anche in questa circostanza, era stato pesantemente minacciato dall’ormai ā€œnoto rapinatoreā€ con lā€™allusione a vicinanze a famiglie mafiose.
Settimo e ultimo episodio, rassegnato dallā€™AutoritĆ  Giudiziaria, era avvenuto a Rosarno a fine dicembre scorso, circostanza nella quale, alle prime ore del mattino, quattro soggetti nel corso di una battuta di caccia, sono stati raggiunti da due soggetti, uno dei quali riconosciuto nellā€™odierno arrestato, e derubati dei tre fucili e di 105 euro di cui erano in possesso.

In tale occasione, i rapinatori armati, avevano esploso a scopo intimidatorio due colpi di arma da fuoco, recando danno anche al cancello di unā€™abitazione privata con lā€™intenzione ā€“ non riuscita- di danneggiare una telecamera ivi installata, risultata utile per il proseguo delle indagini.
In tutte le circostanze delineate, risulta doveroso risaltare lā€™atteggiamento delle vittime, che nonostante il clima di vero e proprio terrore instaurato a seguito delle gravi condotte criminose poste in essere dal soggetto arrestato, giĆ  ampiamente noto alle forze dellā€™ordine, hanno sempre avuto la forza e il coraggio di denunciare, riponendo la loro massima fiducia negli inquirenti, contribuendo in modo determinante ad aiutare i Carabinieri della Tenenza di Rosarno che hanno condotto le indagini, nella ricostruzione degli eventi.
Richiesta, inoltre, dagli stessi militari, anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Rosarno, concessa dallā€™AutoritĆ  Giudiziaria per anni 3 e mesi 6, nei confronti del malvivente, che sarĆ  applicata al termine del periodo detentivo.

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