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venerdƬ, 3 Maggio, 2024
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VIDEO- Infiltrazione della ‘ndrangheta nel commercio dei prodotti petroliferi: sequestri per 80 mln in Italia e all’estero

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto operativo dello S.C.I.C.O., sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, stanno dando esecuzione ā€“ in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto-Adige, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria e Germania ā€“ ad un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale che dispone lā€™applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni – per un valore complessivamente stimato in oltre 80 milioni di euro – riconducibili a tre imprenditori reggini operanti prevalentemente nel settore del commercio dei prodotti petroliferi. La figura criminale degli imprenditori era emersa nellā€™ambito dellā€™operazione ā€œAndrea Doriaā€, condotta dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, unitamente allo S.C.I.C.O., a contrasto dellā€™infiltrazione della ā€˜ndrangheta nellā€™economia legale e conclusasi nellā€™aprile del 2021 con lā€™esecuzione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 23 soggetti, tra cui i citati imprenditori, e reali per oltre 620 milioni di euro. Lā€™operazione – allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito allā€™effettivo e definitivo accertamento della responsabilitĆ  – avrebbe disvelato un articolato sistema di frode fiscale, realizzata nel settore del commercio di prodotti petroliferi, imperniata su fittizie triangolazioni societarie, finalizzate ad evadere lā€™IVA e le accise, nonchĆ© sullā€™impiego di false dichiarazioni di intento, istituto che consente di acquistare in regime di non imponibilitĆ .

In particolare, lā€™associazione avrebbe gestito lā€™intera filiera della distribuzione del prodotto petrolifero dal deposito fiscale fino ai distributori stradali finali, interponendo tra queste due estremitĆ  della catena una serie di operatori economici – imprese ā€œcartieraā€ di commercio di carburante, depositi commerciali e brokers locali – con lo scopo di evadere le imposte in modo fraudolento e sistematico, attraverso lā€™emissione e lā€™utilizzo delle citate dichiarazioni di intento. Le societĆ  ā€œcartiereā€ avrebbero asserito fraudolentemente di possedere tutti i requisiti richiesti al fine di poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa di settore, acquistando il prodotto petrolifero senza l’applicazione dellā€™I.V.A.. Tale prodotto, a seguito di meri passaggi ā€œcartolariā€ tra le societĆ  coinvolte, sarebbe stato ceduto a prezzi concorrenziali ad individuati clienti, in danno, peraltro, degli onesti imprenditori del settore. Da ultimo, il sistema di ripulitura degli incassi sarebbe avvenuto anche per il tramite di famiglie di ā€˜ndrangheta portatrici di interessi nel settore della distribuzione dei prodotti petroliferi. Alla luce delle richiamate evidenze, la locale Direzione Distrettuale Antimafia – sempre piĆ¹ interessata agli aspetti economico-imprenditoriali legati alla criminalitĆ  organizzata – ha delegato il G.I.C.O. del Nucleo Polizia Economica Finanziaria di Reggio Calabria a svolgere apposita indagine a carattere economico/patrimoniale finalizzata allā€™applicazione, nei confronti dei citati imprenditori, di misure di prevenzione personali e patrimoniali.

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Lā€™attivitĆ  in rassegna, anche valorizzando le risultanze delle pregresse indagini, ha consentito di rilevare, attraverso una complessa e articolata attivitĆ  di riscontro, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilitĆ  dei proposti, il cui valore sarebbe risultato sproporzionato rispetto alla capacitĆ  reddituale manifestata. Su queste basi, con il provvedimento in esecuzione, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – allo stato del procedimento ed impregiudicata ogni diversa successiva valutazione nel merito – ha disposto lā€™applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dellā€™intero compendio aziendale di 20 imprese – 3 delle quali con sede in Germania – attive prevalentemente nei settori del trasporto merci su strada, del commercio di prodotti petroliferi e del trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi, comprensivi, altresƬ, di 50 terreni e 10 fabbricati, 86 tra automezzi ed autoveicoli, anche di lusso, oltre 1 milione di euro in denaro contante, nonchĆ© ulteriori disponibilitĆ  finanziarie, per un valore complessivamente stimato in oltre 80 milioni di euro. Lā€™attivitĆ  di servizio in rassegna testimonia ancora una volta lā€™elevata attenzione della Guardia di Finanza che – nel solco delle puntuali indicazioni dellā€™AutoritĆ  Giudiziaria reggina – continua a essere rivolta allā€™individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilitĆ  finanziarie illecitamente accumulati dalle consorterie criminali di stampo mafioso, allo scopo di arginare lā€™inquinamento del mercato e favorire la libera concorrenza, con lā€™intento di ripristinare adeguati livelli di legalitĆ  e tutelare la sana imprenditoria assicurando la trasparenza e la sicurezza pubblica.

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