Con la dichiarazione del periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi saranno intensificati i controlli dell’Arma. Un bilancio dell’attività nel settore della prevenzione e della lotta contro gli incendi boschivi. Il 28 aprile 2023 la Regione Calabria ha dichiarato, a partire dal 15 giugno fino al 30 settembre 2023, il periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi, per il quale è assolutamente vietato a chiunque accendere fuochi. L’impegno dei Reparti dell’Arma Territoriale e Forestale, anche a seguito dell’accordo recentemente stipulato con la Regione Calabria, è prioritariamente rivolto alla prevenzione degli incendi boschivi e alla repressione amministrativa e penale degli illeciti commessi sul territorio.
La legge regionale n. 51/2017 vieta di accendere fuochi in prossimità di terreni boscati, cespugliati o arborati e sugli arenili, usare strumenti che possano causare scintille e determinare l’innesco di incendi ed obbliga i cittadini e gli enti pubblici a provvedere alla pulizia dei terreni e delle strade, al fine di realizzare fasce protettive per evitare la propagazione del fuoco.
La normativa nazionale, con la legge 353/2000, punisce l’utilizzo abusivo dei terreni percorsi da incendio nei dieci anni precedenti, mentre l’accensione di un fuoco con suscettività ad espandersi su superfici boschive viene invece oggi punito penalmente con la reclusione fino a dieci anni.
Dal bilancio dell’attività di contrasto agli illeciti amministrativi diffusi in provincia dalla dichiarazione di grave pericolosità, dal 15 giugno al 31 luglio 2023, si rileva che dai controlli effettuati dai Carabinieri del Gruppo Forestale di Catanzaro, sono state accertate 22 violazioni amministrative per accensione fuochi e mancata ottemperanza degli obblighi di prevenzione, con 27 persone sanzionate per un importo complessivo di circa 49.526,69 euro.
L’Arma è impegnata costantemente nel monitoraggio del territorio anche tramite il servizio di pubblica utilità del 112 e con lo specifico servizio anti incendio boschivo garantito dalle pattuglie dell’Arma Forestale al numero 1515.