Nelle prime ore di oggi, nella provincia palermitana e in più regioni del territorio nazionale, la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha portato a compimento l’operazione denominata “Gordio” e ha delegato il Comando provinciale dei carabinieri di Palermo e la Direzione Investigativa Antimafia per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 85 indagati (63 in carcere, 18 agli arresti domiciliari e 4 sottoposti ad obblighi di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria) ritenuti a vario titolo responsabili di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, reati in materia di armi, droga, estorsione e corruzione.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento della cocaina, referente era la ‘ndrina dei Pesce di Rosarno di Reggio Calabria di cui facevano parte Rocco Pesce, Michele Grasso e Pietro Canori, noto narcotrafficante romano catturato nel 2021 in Spagna dove trascorreva la sua latitanza. Proprio con Canori, gli accordi erano di dissimulare le comunicazioni relative alla droga riferendosi a compravendite di vini.
L’operazione è stata effettuata anche con il supporto di unità cinofile, del nucleo elicotteri e dello squadrone cacciatori di Sicilia, e ha riguardato le province di Palermo, Trapani, Latina, Napoli, Roma e Nuoro dove sono stati eseguiti 70 dei provvedimenti cautelari complessivi per imputazioni di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (5 organizzazioni individuate) e reati come produzione e traffico di stupefacenti (marijuana, cocaina e hashish), ma anche reati in materia di armi e contro la pubblica amministrazione (corruzione di un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere Pagliarelli di Palermo.
Le indagini, avviate dalla Compagnia di Partinico e sviluppate per due anni in sinergia col Nucleo investigativo di Monreale, hanno preso il via nel novembre 2017 dall’analisi dei rapporti tra l’imprenditore partinicese del settore vinicolo Ottavio Lo Cricchio e Michele Vitale, esponente della famiglia Vitale, noti come ‘Fardazza’ e storicamente egemone in seno al mandamento mafioso. La ricostruzione degli assetti criminali ha portato alla luce anche il ruolo di altri tre membri della famiglia: Giuseppa, Giusy, Vitale, in passato reggente del mandamento e poi collaboratrice di giustizia e attualmente non sottoposta al programma di protezione, la sorella Antonina Vitale e il figlio Michele Casarrubia.
Sono 14 le persone arrestate dalla Dia nelle province di Palermo, Trapani, Roma, Milano, Reggio Calabria e Cagliari, nell’ambito dell’operazione Gordio condotta questa notte insieme ai carabinieri del Comando provinciale di Palermo e che ha portato a 81 arresti e 4 obblighi di dimora. I 14 sono indagati a vario titolo per il reato di associazione finalizzata alla coltivazione, produzione e traffico di sostanze stupefacenti aggravata dall’agevolazione a Cosa nostra o alla ‘Ndrangheta.
I provvedimenti scaturiscono dalle indagini, avviate dalla Dia nel marzo 2018 nell’ambito dell’operazione ‘Pars Iniqua’, che hanno consentito di definire gli assetti e l’operatività nel traffico della droga della famiglia mafiosa dei Vitale, detta ‘Fardazza’, di Partinico (Palermo). Nel corso delle indagini sono state sequestrate circa 6 tonnellate di sostanza stupefacente, in parte già pronta per essere immessa sul mercato.