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venerdƬ, 26 Aprile, 2024
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Vibo: truffe per false attestazioni di buoni spesa

I carabinieri della compagnia di Vibo Valentia, dopo un’accurata attivitĆ  di verifica e controllo in ambito economico coordinata dalla Procura della Repubblica della cittĆ  calabrese, hanno denunciato 478 persone per aver presentato false attestazioni per ottenere i buoni spesa Covid.

False attestazioni a incaricato di pubblico servizio e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato i reati contestati.

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Tra i denunciati ci sono anche affiliati alla ā€˜ndrangheta che avevano certificato il falso pur di ottenere i buoni spesa. Si tratta di fondi stanziati per sostenere le famiglie indigenti durante la pandemia, ma che in parte sono finiti nelle tasche dei ā€œfurbettiā€ sparsi in ogni angolo della provincia di Vibo. I buoni spesa sono stati erogati direttamente dai Comuni a persone che autocertificavano il proprio stato di difficoltĆ  economica sulla base di bandi stilati dagli stessi enti locali. Lo scopo era quello di aiutare le fasce piĆ¹ deboli ad acquistare alimenti, farmaci ed altri beni di prima necessitĆ .

Lā€™indagine segue un arco temporale che va dallā€™aprile del 2020 fino ad oggi. I cittadini segnalati dai Carabinieri allā€™autoritĆ  giudiziaria risiedono nei comuni di Vibo Valentia, Pizzo, Santā€™Onofrio, Stefanaconi, Maierato, Mileto, Filogaso, Filadelfia, Francavilla Angitola, San Gregorio dā€™Ippona, Briatico, Cessaniti, Filandari, Ionadi, San Costantino Calabro e Francica.

Per procurarsi il beneficio gli indagati avrebbero fornito informazioni mendaci: dalla falsa attestazione sulla residenza e del numero dei componenti del nucleo familiare (lā€™elargizione era connessa anche allā€™effettivo stato di bisogno della famiglia) allā€™omessa o falsa indicazione di ricevere, nello stesso periodo, altri sussidi sociali (indennitĆ  di disoccupazione, pensioni di invaliditĆ , lā€™indennitĆ  di maternitĆ  e lo stesso reddito di cittadinanza) che, superata una certa soglia, non avrebbe consentito lā€™ottenimento del buono alimentare.

Diverse le anomalie riscontrante durante lā€™attivitĆ  investigativa: cā€™ĆØ chi percepiva regolarmente il proprio reddito da lavoro dipendente (perchĆ© evidentemente rientrante tra le categorie che hanno potuto continuare a prestare la propria attivitĆ ) o anche soggetti che, a seguito di accertamenti, sono risultati essere possessori di decine di migliaia di euro in buoni postali depositati. Per ricostruire la situazione economica dei ā€œfurbettiā€, i Carabinieri delle 13 Stazioni dipendenti dalla Compagnia di Vibo Valentia si sono avvalsi della collaborazione dellā€™Inps, delle banche dati in uso alle forze di polizia ed in taluni casi anche degli istituti di credito. E’cosƬ emersa una serie di irregolaritĆ  per un danno erariale complessivo stimato in circa 70.000 euro. I 478 indagati rischiano una pesante sanzione amministrativa, compresa tra i 5.164 ed i 25.822 euro, somme molto superiori rispetto al beneficio illecitamente conseguito. Lā€™attivitĆ  non ĆØ conclusa: ulteriori controlli sui percettori di elargizioni sociali – comunicano gli inquirenti – sono in atto nei restanti comuni della Provincia.

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