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sabato, 20 Aprile, 2024
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Verzino, Avenoso ha prima tentato di uccidere il genero in campagna poi dopo un’ora lo ha freddato in casa

I carabinieri della compagnia di Cirò Marina (KR) e quelli della stazione di Verzino, a parziale conclusione delle indagini scaturite dall’omicidio di Luigi Greco (fotino sotto) e del ferimento del figlio Francesco, nelle primissime ore della mattinata odierna mattinata, hanno sottoposto a fermo Vito Avenoso di 64 anni (nel fotino sopra).

L’uomo è accusato di “omicidio aggravato premeditato”, “tentato omicidio”, “porto illegale di arma clandestina e detenzione abusiva di munizioni”, nonché “ricettazione”. Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, adoperando un fucile calibro 12 con la matricola abrasa, illegalmente detenuto, sul quale saranno effettuati ulteriori accertamenti tecnici da parte del R.I.S. di Messina, ha dapprima teso un agguato, verso le 10, nelle campagne tra Cerenzia e Caccuri (KR), alla vittima, la quale si trovava a bordo di un camion ed è riuscita miracolosamente a sfuggirvi, riuscendo, tuttavia, a mettere in atto il suo intento un’ora e mezzo dopo circa alle 11.30, quando, a Verzino, con modalità ancora in corso d’accertamento, ha raggiunto Luigi Greco, Francesco Greco e il fratello di quest’ultimo nei pressi della loro abitazione, ove, poco fuori dalla stessa, colpiva mortalmente la vittima, ferendo gravemente il nipote Francesco, sparando complessivamente 7 colpi con la suddetta arma.

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La cause del delitto sono verosimilmente riconducibili a prolungati dissidi familiari tra il fermato e la famiglia della vittima. Nel 2021, il Gip del Tribunale di Crotone aveva emesso, nei confronti di Luigi Greco e di uno dei suoi figli (quello scampato alla sparatoria), un’ordinanza di custodia cautelare di “divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da essa frequentati”, per tutelare la moglie del primo (figlia di Vito Avenoso), a causa di continui maltrattamenti di cui quest’ultima era vittima in ambito familiare.

Al termine degli accertamenti, che proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire ancora meglio le cause e dettagliare le modalità del delitto, Vito Avenoso è stato condotto presso la casa circondariale di Catanzaro e messo a disposizione della competente autorità giudiziaria, informata dai carabinieri di Cirò Marina.

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