x

x

venerdì, 26 Aprile, 2024
HomeAttualitàVaccini, Prc: "Calabria ultima in mezzo a una montagna di chiacchiere"

Vaccini, Prc: “Calabria ultima in mezzo a una montagna di chiacchiere”

Catanzaro – “Non c’è nulla da fare, proprio non ci riescono, è più forte di loro.
A fare le cose per bene, alla luce del sole, sotto gli occhi di tutti, informando e spiegando alla cittadinanza quel che accade, non ci riescono proprio.
A dirla tutta, neanche si impegnano più di tanto: sono abituati a ben altre pratiche e sono convinti che siano quelle normali e giuste, nonostante si tratti di un diritto prioritario, quello alla salute.
Così quel che sta accadendo nello svolgimento della campagna vaccinazione in Calabria ed in particolare nella provincia di Cosenza angoscia l’intera popolazione per l’oscurità, l’incapacità gestionale ed organizzativa, presumiamo pure la malafede”.
E’ quanto sostiene, in una nota, il segretario regionale del Prc, Pino Scarpelli.
“Ma i vertici politici ed amministrativi – prosegue Scarpelli – non sembrano né vergognarsene né preoccuparsene, anzi parlano come se ci trovassimo in una situazione ‘ordinaria’.
Non vediamo affliggersi né il Commissario ad acta della sanità calabrese Longo, né il facente funzione Spirlì, né il Commissario all’Asp di Cosenza La Regina, né il responsabile della task force anti-Covid dell’Asp, che anzi provano a veicolare l’idea come sia tutto ‘sotto controllo’ attraverso una montagna di chiacchiere che finora non ha partorito neppure il classico topolino.
E così siamo costantemente e drammaticamente ultimi tra le regioni italiane per vaccini effettuati, non esiste una piattaforma regionale, i punti vaccinali sono insufficienti per il territorio, il piano regionale è una pura dichiarazione di intenti senza efficacia alcuna”.
“Sempre più insistenti le voci, apparse persino sui media regionali – sottolinea il segretario del Prc calabrese – di ‘strane’ vaccinazioni a chi diritto non ne aveva, di esaurimento dei vaccini a campagna vaccinazioni appena iniziata, di alcuni medici di base “che contano” i quali vaccinerebbero i ‘propri’ pazienti ultraottantenni con procedura riservata ed esclusiva.
Dovrebbero vergognarsi. Invece stanno lì, sulle loro poltrone, tronfi del loro potere ma inconcludenti e incapaci di operare per realizzare bisogni e diritti collettivi.
Un cambio radicale è sempre più necessario in Calabria. Profondo. urgente e indispensabile.
E in merito alla gestione vaccinale, riteniamo ineludibile che si apra al più presto un’inchiesta giudiziaria, che parta dall’acquisizione degli elenchi dei vaccinati per verificare se vi siano state somministrazioni a chi non ne avesse diritto come previsto dalle fasi nazionali stabilite”.

SEGUICI SUI SOCIAL

142,050FansLike
6,784FollowersFollow
380FollowersFollow

spot_img

ULTIME NOTIZIE