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giovedì, 2 Maggio, 2024
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Uomo nel Catanzarese viene dimesso da due ospedali e poi muore

Saranno gli accertamenti disposti dalla magistratura a dover chiarire le cause della morte di Antonio Luigi Mazza, imprenditore agricolo di Cardinale: il 69enne è venuto a mancare dopo essere stato dimesso da due ospedali. Sulla morte la Procura di Catanzaro ha, infatti, aperto un’inchiesta. Il pm Silvia Peru ha già disposto l’autopsia per il 2 agosto: ipotesi di omicidio colposo contro ignoti, ma potenziali indagati sono i medici delle due diverse strutture che lo hanno preso in cura.

A innescare l’inchiesta, così come riportato dal Quotidiano del Sud, un esposto dei familiari in cui viene ripercorsa una vera e propria “odissea sanitaria”. L’uomo, pensionato e senza particolari problemi di salute a parte il sovrappeso, viene accompagnato inizialmente dai familiari all’ospedale di Soverato, il più vicino a Cardinale. Luigi non è un tipo che si lamenta, e se decide di farsi accompagnare in ospedale, spiegano i familiari ai medici, vuol dire che si sente davvero male. I sintomi sono quelli tipici di un infarto: dolori al collo, alla spalla, alla testa, alla pancia e difficoltà respiratorie. Viene però dimesso nella stessa mattinata con una diagnosi che si rivelerà errata: una cervicobrachialgia. Nel pomeriggio, sta di nuovo male, il 118 non può intervenire, anzi i medici suggeriscono di portare il paziente all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Ci arriva alle 19,30 e soltanto su insistenza dei familiari gli praticano una puntura anti infiammatoria. Lo dimettono la mattina successiva, ma alle 14 sta di nuovo male. L’ambulanza ha il solito problema ad arrivare in tempo e si opta per l’elisoccorso. Mazza morirà nel reparto Utic.

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Ora la famiglia di Luigi vuole conoscere la verità. Lamentano che non sia stato fatto il possibile per salvare il loro caro presso gli ospedali di Soverato e Catanzaro. Il pm Peru ha avviato gli accertamenti del caso: sono stati sequestrati i referti rilasciati dai due ospedali e in queste ore saranno individuati i sanitari a cui notificare l’avviso di accertamento tecnico non ripetibile che equivale a informazione di garanzia. L’incarico dell’autopsia è stato conferito ai professori Pietro Antonio Ricci e Giovanni Gallotta, mentre le persone offese hanno nominato come consulente di parte il medico legale Raffaele Gangale.

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