Il turismo naturalistico si conferma uno dei motori di sviluppo sostenibile per diversi Paesi. Un nuovo, avvincente settore che, a livello globale, registrerà numeri importantissimi. A sottolinearlo, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi. Si tratta di un mercato particolare che, da nicchia per sportivi e amanti della natura, si concederà a target diversi e più numerosi: famiglie, giovani, e curiosi esploratori. Un turismo distintivo che si concentra sulla scoperta di ambienti naturali nuovi e incontaminati, che promuove, con grande enfasi, il rispetto per gli ecosistemi. L’idea è quella di creare economie locali sostenibili che permettano, ai turisti, di conoscere e proteggere la natura, evitando di arrecarle danni. Tutto è concentrato, evidenzia Guzzi, sul rispetto ambientale e sul benessere fisico e mentale dei turisti. Ambienti inconsueti in cui risaltano le peculiarità più singolari: luoghi incontaminati, risorse naturali, menu prettamente biologici, strutture ricettive che mostrano una forte attenzione per il rispetto energetico.
L’International Ecotourism Society definisce il turismo naturalistico “un viaggio responsabile nelle aree naturali che preserva l’ambiente e migliora il benessere delle popolazioni locali”. Vero. Un tipo di viaggio che si concentra, prevalentemente, sull’esplorazione e sulla fruizione delle risorse naturali. Ma chi sono gli ecoturisti? Si tratta, sostiene Guzzi, di turisti consapevoli, i cui viaggi hanno obiettivi ben precisi: minimizzare l’impatto ambientale e sociale delle proprie attività. Viaggiatori responsabili che cercano di coniugare il piacere della scoperta con la responsabilità verso l’ambiente e verso le comunità che visita. Quanti sono nel nostro paese? In Italia, si legge, non ci sono dati ufficiali che indicano un numero preciso di praticanti di ecoturismo, ma è certamente un settore in crescita. La gente inizia sviluppare una maggiore sensibilità “green” ed “eco-friendly”, e ad apprezzare i luoghi incontaminati, tesori naturali unici e davvero ricchi di magia, dove tutto è correttamente organizzato. Menu biologici, pannelli fotovoltaici, plastic free e risparmio intelligente di energia sono alcuni dei capisaldi del turismo naturalistico. Un itinerario interessante, che consente di trascorrere vacanze straordinarie.
Le mete e gli itinerari naturalistici da esplorare sono davvero innumerevoli. Bisogna scegliere con giudizio luoghi e strutture ospitanti. E’ necessario che queste ultime dimostrino una forte, evidente attenzione per l’ambiente: presenza di pannelli fotovoltaici, l’uso di sistemi per il risparmio idrico ed elettrico, menu biologici, plastic free, raccolta differenziata, proposte di escursioni ecoturistiche, ricariche o noleggio di auto elettriche o ibride. Utilizzare in maniera virtuosa il capitale naturale di un territorio deve essere, conclude Guzzi, un imperativo categorico.