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venerdì, 6 Giugno, 2025
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Truffa del finto Carabiniere: figlia e nipote di un’anziana chiamano il 112, arrestato 51enne campano

Nel pomeriggio di mercoledì 4 giugno una chiamata giunta sul numero d’emergenza 112 ha segnalato una probabile truffa in atto nel comune di Orsomarso (CS) ha fatto immediatamente attivare un articolato dispositivo composto da autovetture civetta della Sezione Operativa del N.o.r.m. della Compagnia e da pattuglie con colori d’istituto della Stazione Carabinieri di Orsomarso.
Un’anziana donna di Orsomarso aveva infatti ricevuto una chiamata anonima da un soggetto che, qualificatosi come un Maresciallo dei Carabinieri, le aveva riferito che suo figlio aveva causato un grave incidente a Scalea e che aveva necessità di 8mila € per evitare problemi giudiziari.

Il nipote e la figlia dell’anziana signora, accortisi della truffa che si stava realizzando, hanno fatto scattare l’allarme allertando i Carabinieri che sono prontamente intervenuti appostandosi nei pressi dell’abitazione in una cornice di sicurezza. Nel corso della conversazione durata ininterrottamente per oltre 2 ore, l’anonimo interlocutore ha ribadito più volte di non agganciare la cornetta del telefono e ha fornito precise istruzioni per far consegnare il denaro contante e altri monili in oro presenti in casa dalla vittima a una terza persona che sarebbe giunta a breve. Ed effettivamente dopo un po’ è arrivato un soggetto 51enne originario della provincia di Napoli il quale, mentre si stava avvicinando al cancello dell’abitazione per ricevere il denaro, è stato bloccato dai Carabinieri e condotto in caserma: è stato tratto in arresto in flagranza per tentata truffa aggravata.

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Si raccomanda di: non aprire la porta agli sconosciuti; non fare entrare estranei in casa, soprattutto le persone che vivono da sole; controllare dallo spioncino o aprire con la catenella di sicurezza; prima di far entrare una persona appartenente ad un servizio pubblico come addetti alle società di Poste, Luce, Acqua e Gas o anche alle Forze dell’Ordine, chiedere l’esibizione di un tesserino di riconoscimento; non chiamare le utenze telefoniche fornite dalla persona che si presenta alla porta in quanto potrebbe essere un complice; non consegnare denaro o oggetti preziosi a sconosciuti che si qualificano come funzionari pubblici o privati; limitare la confidenza su internet e al telefono, non diffondendo dati e informazioni personali; invitare con decisione le persone sconosciute, cui è stata inavvertitamente aperta la porta, ad uscire. Soprattutto, in caso di dubbi, si ribadisce che è necessario chiamare immediatamente il 112.

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