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lunedì, 6 Maggio, 2024
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Test rapidi non inseriti in conteggio, Di Natale: “Vicenda gravissima se venisse confermata”

“In data odierna, ho presentato un’interrogazione con la quale chiedo, all’On. Presidente della Giunta, di sapere se corrisponde al vero che la Regione Calabria ha omesso l’inserimento degli esiti dei test antigenici rapidi o dei test RT-PCR effettuati da laboratori, strutture e professionisti privati accreditati dalla Regione nel sistema informativo regionale per come stabilito nella circolare del Ministero della Salute”. Lo afferma in una nota ufficiale il Consigliere regionale, Graziano Di Natale, membro dell’ufficio di presidenza della Regione Calabria, esprimendo tutta la propria preoccupazione.
“Non è mia intenzione -dichiara il Segretario-Questore- generare allarmismo ma, al fine di verificare l’esistenza di pericolose zone d’ombra nella gestione dell’emergenza, chiedo alla maggioranza di Palazzo Campanella, di esprimersi al più presto facendo chiarezza. Certamente i dati che vengono diramati e relativi alla nostra Regione, senza l’aggiornamento dei risultati dei test antigenici effettuati presso laboratori privati, risulterebbero essere inevitabilmente falsati. Infatti, se quanto sopra asserito dovesse corrispondere a verità rappresenterebbe un problema al tracciamento ed al contenimento del virus Covid-19”.
Il Vicepresidente della commissione regionale anti ‘ndrangheta sta conducendo da mesi una meticolosa battaglia politica sulla sanità calabrese, e così prosegue nel proprio intervento: “Non mi appartiene la cultura del sospetto però la mancanza di trasparenza e la tracotanza di chi non ha mai ammesso errori non lascia presagire il meglio, complice un silenzio inspiegabile. Dati alla mano -prosegue Di Natale- il rappresentante della federazione nazionale delle associazioni regionali delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private (Anisap) ha reso noto di aver comunicato alla Regione Calabria, per quanto di sua spettanza, circa 1.500 tamponi antigenici positivi nel periodo che va dal 15.01 al 08.03. E’ evidente la discrasia tra le informazioni raccolte a livello territoriale e quelle trasmesse al Ministero. Perché si verifica tutto ciò?”.
Il consigliere di minoranza non lesina critiche alla giunta: “I Calabresi non hanno più fiducia nella regione, intesa come istituzione in grado di fornire riposte, perché loro non solo non ne hanno fornite ma hanno alimentato dubbi.
La verità è che non sono in grado di gestire l’emergenza sanitaria. La Calabria è fanalino di coda. È inaccettabile. Questa gestione lede l’immagine di una terra”.
Infine, l’appello: “Chiedo di sapere se i test rapidi, effettuati nei laboratori privati, siano stati realmente comunicati ed inseriti nel contegio giornaliero dei positivi. Dal mio canto boccio con fermezza questa gestione scriteriata della pandemia e mi oppongo a questo modo di fare. La Calabria non merita questo scempio”.

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