Prime “schermaglie” dopo la recente rottura tra Carlo Tansi e Luigi de Magistris. “Ho fatto bene a scendere dal TanDem- scrive il leader di ‘Tesoro Calabria’ – , tu sei il vecchio travestito da nuovo. Le parole hanno un peso. Sono pietre. E non si può giocare con certe frasi, cercando di dargli una veste diversa e più accettabile con un politichese che somiglia a quelle spezie (ab)usate in cucina su un ingrediente in procinto di andare a male al fine di confonderne i sapori e nasconderne così le magagne”.
Tansi aggiunge: “Ma c’è chi se ne frega tipo Luigi de Magistris, tanto da spingermi a dividermi da lui. Capo di una coalizione che in Calabria dietro a una sapiente mano di vernice cela un legittimo, ma altrettanto machiavellico, disegno: vincere le elezioni a qualunque costo, anche imbarcando i vecchi arnesi della politica. Personaggi dai quali io – conclude – ho invece nettamente preso le distanze proprio per affermare il vero rinnovamento, non ingannando i cittadini con belle dichiarazioni di facciata e basta”. Il riferimeno di Tansi Tansi sarebbe riconducibile ad una nota di Mimmo Lucano, il quale ha parlato di apertura ad Agazio Loiero e soprattutto Mario Oliverio.
Non si è fatta attendere la replica di Luigi de Magistris: “Una delle tante innumerevoli differenze, etiche, politiche e istituzionali, tra me e Tansi è che lui era stato nominato dirigente dalla giunta Oliverio mentre io non farò mai un accordo politico nè con Oliverio e men che mai, per evidenti motivi, con Loiero.”
