Il 22enne calabrese Simone Alessio, di Sellia Marina, ha vinto la medaglia d’oro negli 80 kg della rassegna continentale di Taekwondo. Ha superato in finale il danese Edi Hrnic, tornando sul gradino più alto del podio. Determinazione, tecnica e grande maturità, queste le caratteristiche che lo hanno portato sul tetto d’Europa, esattamente tre anni dopo aver vinto, sempre a Manchester, il titolo mondiale nei 74 kg. La città inglese porta bene, dunque, al ragazzo calabrese che al termine della finale scherza: “Speriamo che presto organizzino qua anche le Olimpiadi.”
Alessio ha messo in mostra la sua superiorità fin dal primo incontro: agli ottavi ha dominato il serbo Ivan Karajlovic (17-5), ai quarti ha avuto la meglio sul connazionale Antonio Gerrone e in semifinale ha battuto il croato Toni Kanaet (14-6). Poi la finale contro il danese Edi Hrnic. Primo round: 4-1 per l’azzurro. Secondo round: 7-1. Nulla da fare per il danese che, nel finale, ha provato il tutto per tutto riuscendo a recuperare qualche punto, ma non abbastanza da superare l’ottima difesa di Simone. Punteggio finale sul 7-5.
Particolari le esultanze del giovane di Sellia Marina. Dopo il titolo mondiale, con il braccio teso e l’altro piegato, celebre esultanza di Usain Bolt, “portata” nel taekwondo da Carlo Molfetta, dopo l’oro olimpico di Londra 2012. Poi quella alla Cristiano Ronaldo: salto, braccia all’indietro e l’urlo “SIUM”. Dopo il recente trionfo, essendo tifoso juventino, ha emulato due suoi idoli bianconeri: Bonucci e Chiellini. Il primo ricordato con il famoso “sciacquatevi la bocca”, il secondo con i pugni sul petto alla King Kong. Infine l’inaspettato “ice in my veins”, mimando un’iniezione sul braccio, esultanza portata sul campo da calcio da Correa, ma che ha la sua origine nel basket, nella Nba americana grazie a D’Angelo Russell.
