Crotone – Il massimo dirigente del Crotone dice la sua nel dibattito scatenatosi questa notte, dopo la notizia della creazione di una “Super League” composta dalle principali squadre europee.
“La Superlega? E’ la fine del calcio in Italia”. Non usa mezzi termini Gianni Vrenna, presidente del Crotone Calcio che milita nel campionato di serie A, a proposito del progetto annunciato dai grandi club calcistici europei, italiani compresi, di dare vita ad una Lega alternativa alla Uefa.
“A questo punto prevarrà unicamente l’aspetto economico a discapito della competizione, il mondo del calcio perderà tutto il suo fascino” spiega Vrenna all’AGI, aggiungendo però che lo strapotere economico dei grandi club è da sempre un problema: “Le risorse non vengono redistribuite fra tutte le società sportive come avviene nel resto d’Europa dove ogni società ottiene contributi in parti uguali.
Sono gli effetti della legge Melandri che favorisce solo i grandi club: il 50 per cento delle risorse economiche viene diviso in parti uguali, ma il rimanente è distribuito in base a parametri territoriali come quello del bacino d’utenza, degli spettatori, del merito sportivo, tutto a discapito delle piccole società”.
Il presidente Vrenna annuncia che questo pomeriggio prenderà parte all’assemblea della Lega di serie A per discutere “di questa grave decisione” di dar vita ad una superlega. Ma fa intendere che quasi certamente i club che hanno promosso l’iniziativa, Juve, Milan, Inter, non parteciperanno.
Così come in questi ultimi anni, spiega il patron del Crotone calcio, “hanno fatto ostruzionismo a tutti i tentativi di riformare il sistema dando maggiore sostegno alle piccole società e cambiando la governance della Lega calcio”