x

x

giovedì, 15 Maggio, 2025
HomeCalabriaStrage migranti in Calabria, Procura chiedi atti relativi all'attività di Guardia Costiera...

Strage migranti in Calabria, Procura chiedi atti relativi all’attività di Guardia Costiera e Guardia di Finanza

La Procura della Repubblica di Crotone ha chiesto alla Guardia costiera e alla Guardia di finanza gli atti relativi alla loro attività nelle ore antecedenti il naufragio del barcone di migranti. Lo si è appreso in ambienti vicini alle indagini. I magistrati, secondo quanto si apprende, delegheranno nelle prossime ore gli accertamenti ai carabinieri. Il naufragio del natante partito dalla Turchia ha provocato la morte accertata, al momento, di 67 persone tra cui anche donne e bambini

“Abbiamo richiesto tutta la documentazione inerente gli scambi di informazioni tra i diversi apparati di coordinamento per capire dove e quando le segnalazioni di allerta si sarebbero fermate e per quale motivo”. Lo dice in un colloquio con il Corriere della Sera il procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia (nella foto), secondo il quale potrebbe esserci state delle responsabilità precise, anche se “è difficile capire, al momento, se qualcuno è incorso in un reato”. Ora “stiamo cercando di ricostruire quanto accaduto. Iniziando dal punto di sbarco – spiega -. Dobbiamo capire se la foce del Tacina era effettivamente il punto d’approdo scelto dagli scafisti oppure è stata una soluzione d’emergenza, viste le condizioni del mare”. Senza l’intervento dei carabinieri “sarebbe finita probabilmente male per uno di loro, scampato a un vero e proprio linciaggio da parte dei sopravvissuti”.
All’appello, manca uno scafista: “Sulla spiaggia è stato ritrovato un passaporto turco stracciato. Questo può significare che l’uomo sia riuscito a fuggire o che sia tra i passeggeri dispersi che erano a bordo del barcone”. La costa crotonese “è interessata da un fenomeno migratorio di sbarchi clandestini da molto tempo e con le stesse modalità – sottolinea Capoccia – ne abbiamo tre a settimana”. Non sta a lui “dire se i mezzi a disposizione sono idonei ad affrontare questa emergenza” conclude.

Slide
Slide
Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dovrebbe riferire il 7 marzo alla Camera ed l’8 marzo al Senato sul naufragio. La conferma dell’informativa in Senato giunge dalla conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. Le opposizioni, al termine dell’incontro, hanno sottolineato che invece il ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini, non ha ancora dato una risposta sebbene sia stata chiesta anche una sua informativa, possibilmente contestuale a quella di Piantedosi.

SEGUICI SUI SOCIAL

142,034FansLike
6,832FollowersFollow
380FollowersFollow

spot_img

ULTIME NOTIZIE