Salgono a 4 le vittime del folle gesto di Claudio Campiti, l’uomo che, durante una riunione di condominio, ha iniziato a sparare all’impazzata. Alle tre donne morte sul colpo (Elisabetta Silenzi, 55 anni, Sabina Sperandio, 71 anni, e Nicoletta Golisano, 50 anni) si è aggiunta Fabiana De Angelis, ricoverata in condizioni gravissime all’ospedale Sant’Andrea, dove restano ancora gli altri due feriti, Bruna Martelli e Silvio Paganini.
Tutto accade domenica: Campiti preleva una pistola al poligono di tiro di Tor di Quinto, a Roma, senza restituirla, e si sposta a Fidene, quartiere a nord della capitale, con intenzioni ben chiare. Entra nella sala dove si sta svolgendo la riunione del Consorzio Valleverde, che gestisce il suo condominio, e inizia a sparare 4-5 colpi.
Prima di essere fermato dalle forze dell’Ordine, Campiti alloggiava nello scantinato di una palazzina che non era mai stata finita. Nonostante le condizioni in cui viveva, aveva deciso di rimanere lì, complice anche la perdita del lavoro. Continue minacce, battaglie per la casa con il consiglio del Consorzio, rate non pagate e l’avviso di pignoramento: probabilmente tutto ciò ha portato Campiti a questo gesto di estrema rabbia. L’uomo ha, inoltre, alle spalle un periodo non facile: dieci anni fa ha, infatti, visto il proprio figlio, di 14 anni, morire per un incidente sugli sci, in Trentino. Negli ultimi anni, si erano poi aggiunti il divorzio e, appunto, la perdita del lavoro.
