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domenica, 12 Maggio, 2024
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Sottosegretario alla Salute Costa in visita all’Unical: Anche per la Calabria si torna a pianificare e fare investimenti

“C’è bisogno di dimostrare vicinanza al territorio, in questo caso alla Calabria, dove certamente per quanto riguarda la sanità dobbiamo ripartire”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che questa mattina ha visitato l’Università della Calabria. “Dobbiamo riavviare un percorso e lo abbiamo iniziato attraverso il presidente della Regione, ridando al territorio la possibilità di pianificare e tornare a fare investimenti. I fondi del PNRR sono certamente un’occasione, dobbiamo assumerci la responsabilità di garantire il diritto alla salute anche ai calabresi”.

“Il tema del personale è il tema dei temi – ha aggiunto Costa – arriviamo da una pianificazione non fatta, da tagli che per anni hanno colpito il comparto ma oggi siamo ad un’inversione di tendenza: per la prima volta abbiamo aumentato il fondo del servizio sanitario nazionale, 2 miliardi all’anno per i prossimi tre anni, abbiamo raddoppiato le borse di specializzazione e le borse per i medici di medicina generale e oggi c’è la consapevolezza che la salute non è una spesa ma un investimento e quindi anche la Calabria certamente potrà avere i benefici di questa visione diversa, dobbiamo insieme costruire una sanità che non si prenda solo cura della malattia ma che si prenda cura della persona”.

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“Il PNRR – ha aggiunto Costa -è una grande opportunità dal punto di vista del rinnovo della strumentazione e non solo. Dobbiamo insieme condividere un percorso con la Regione ma oggi c’è la consapevolezza che questo è un bisogno e questa è una priorità”. Per il sottosegretario alla Salute “è iniziato un percorso positivo, un’inversione rispetto al passato. Siamo all’inizio di un percorso e mi pare che si sia partito col piede giusto, quindi ridare struttura, ridare operatività. C’è il tema del personale – ha aggiunto Costa – e io condivido l’idea lanciata dal presidente che in alcune realtà, in alcune parti del nostro territorio, in alcune zone dell’entroterra, dobbiamo forse introdurre anche il concetto di premialità per chi decide di lavorare in certe aree del Paese e appunto nell’entroterra. Con le Regione, da parte nostra, c’è sempre stata la volontà di condividere le scelte anche per quanto riguarda l’investimento del PNRR, scelte che il governo fa in piena condivisione con le Regioni”.

“Credo che il Covid ci abbia insegnato come c’è bisogno di incrementare la medicina del territorio, c’è bisogno di avvicinare i servizi e cittadini e non il contrario. In quest’ottica ovviamente telemedicina, digitalizzazione e anche nuove strutture, ospedali di comunità e casa della salute sono tutti i tasselli di un mosaico. Dobbiamo fare squadra e la pandemia ci ha insegnato che le grandi sfide e le grandi opportunità si sanno cogliere se si fa squadra, dove ognuno può dare un prezioso contributo e dopo ognuno si deve sentire protagonista di questo cambiamento”.

“Quindi – ha proseguito -anche in Calabria verranno aumentate le strutture, verranno aumentati i presidi nella consapevolezza che non ci sono solamente i grandi centri urbani in un territorio: c’è un entroterra che dobbiamo tutelare dobbiamo riservare. Un entroterra – ha aggiunto – a cui dobbiamo garantire i servizi, perché garantire il servizio significa garantire il presidio, garantire che quel territorio continui ad essere mantenuto. C’è anche un valore sociale oltre che sanitario”.

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