A seguito dell’indagine diretta dalla Procura di Torino – Gruppo Criminalità Organizzata e Reati Informatici e coordinata dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo) e dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, sono stati eseguiti 12 decreti di perquisizione, di cui 4 degli indagati sono minorenni: l’accusa è di detenzione e diffusione di contenuti pedopornografici.
Gli agenti sotto copertura hanno potuto documentare lo scambio di materiale illecito di cui una figura in particolare amministratore di un canale chiedeva pagamento di 25 euro a mo di iscrizione per accedere a materiale definito “particolare”.
L’uomo individuato in Calabria è stato tratto in arresto per commercio di materiale pedopornografico aggravato per aver utilizzato strumenti volti a impedirne l’identificazione. Oltre a numerosi apparecchi informatici, sono state sequestrate carte di debito/credito ed un portafoglio elettronico.
