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sabato, 20 Aprile, 2024
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Sindrome di Brugada: Medico calabrese individua valore ECG per prevenire rischio arresto cardiaco improvviso

Suscitano sempre molta attenzione i casi di personaggi sportivi che, nonostante i numerosi controlli non avessero rivelato nulla, sono stati vittime di episodi di arresto cardiaco improvviso, che li hanno portati a rischiare la vita o nel peggiore dei casi al decesso. Questa attenzione per le aritmie maligne e in particolar modo per la Sindrome di Brugada ha portato gli specialisti a domandarsi in che modo poter intercettare e diagnosticare la problematica, per prevedere il rischio di arresto cardiaco improvviso e prevenirlo.

L’équipe del medico calabrese dott. Saverio Iacopino (nella foto) ha individuato un parametro dell’ECG che può indicare la presenza della Sindrome di Brugada.
Lo studio pubblicato dalla prestigiosa rivista American Journal of Cardiology ha mostrato i dati di follow up su un campione di pazienti, permettendo di individuare con maggiore precisione il valore di questo parametro oltre il quale il rischio di eventi aritmici fatali è particolarmente attendibile.
Lo studio ha permesso quindi di far luce su questa patologia sommersa, consentendo così il monitoraggio di un’ampia fetta di popolazione affetta da Sindrome di Brugada e anche di salvare ben 5 vite.

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Si tratta di una patologia molto rara, si stima che l’incidenza della sindrome di Brugada nel mondo sia di 5 casi ogni 10.000 individui. Gli eventi avversi riguardano soprattutto soggetti di età compresa tra i 30 e i 40 anni, e sono 8 volte più frequenti negli uomini, ma in presenza di alcuni fattori di rischio colpiscono anche soggetti più giovani e in età pediatrica.
La maggior parte dei pazienti con diagnosi di sindrome di Brugada è asintomatica, al momento dell’accertamento non ha una storia di sincope o arresto cardiaco rianimato e non presenta difetti strutturali del cuore. Tutto ciò rende estremamente difficile prevedere la manifestazione di aritmie fatali.

L’équipe di aritmologia di Maria Cecilia Hospital di Cotignola, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, ha recentemente pubblicato uno studio sulla prestigiosa rivista American Journal of Cardiology che conferma l’attendibilità di un parametro ECG denominato dST-Tiso, già identificato dallo stesso gruppo di studio nel 2020, nel predire l’inducibilità di aritmie ventricolari fatali in pazienti con sindrome di Brugada non accertata.

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