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sabato, 20 Aprile, 2024
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Sicurezza sul lavoro e nelle scuole: Unilavoro Pmi Catanzaro in prima linea

La sicurezza nelle scuole rappresenta uno degli obiettivi più importanti nell’ampio spettro di azione della normativa sulla sicurezza nel lavoro. Lo sottolinea, con estrema convinzione, Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, il quale invita a riflettere sulla necessità che tematiche di tale importanza, inerenti la sicurezza e la prevenzione, vengano inserite in programmi didattici al fine di formare tutti i soggetti coinvolti.

Il verificarsi con sempre maggiore frequenza di eventi calamitosi e di infortuni sul lavoro, sottolinea Guzzi, ha contribuito a sensibilizzare la coscienza individuale e ha modificato l’atteggiamento fatalista che pregiudicava l’affermazione del processo culturale della protezione civile e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’obiettivo prioritario, continua Guzzi, è dunque quello di superare le condizioni di incertezza che, per molto tempo, hanno rappresentato la precaria risposta alle diverse e numerose situazioni di rischio.
E’ opportuno focalizzare l’attenzione, sottolinea, su tutto ciò che può rappresentare un’importante fonte di pericolo, e bisogna farlo con la consapevolezza di farlo nel migliore dei modi, imparando a prevenire e fronteggiare tutti gli eventi, con adeguate misure di sicurezza e con corrette azioni comportamentali.
Le azioni e i compiti di ciascuno devono coordinarsi in un unico programma, che ha come obiettivo, la sicurezza di tutti. Conoscere rischi e pericoli che si insinuano in ogni contesto lavorativo, è il primo passo verso la prevenzione, che richiede conoscenza, aggiornamento, formazione.

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Il D.Lgs. 81/08 al suo Art.3 (campo di applicazione), comma 1 precisa che: “Il presente decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio”.
Al successivo comma 2 viene altresì precisato che le disposizioni del decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle esigenze connesse al servizio espletato, o alle peculiarità organizzative nei riguardi delle Forze armate e di Polizia, del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, dei servizi di protezione civile, nonché nell’ambito delle strutture giudiziarie, penitenziarie, di quelle destinate per finalità istituzionali alle attività degli organi con compiti in materia di ordine e sicurezza pubblica, delle università, degli istituti di istruzione universitaria, delle istituzioni dell’alta formazione artistica e coreutica, degli istituti di istruzione ed educazione di ogni ordine e grado… (omissis).
A scuola dunque, come in qualsiasi altro posto di lavoro, in cui sono insiti rischi e pericoli, viene formulato un manuale operativo per la sicurezza.

La gestione della sicurezza è affidata a diverse figure che operano all’interno della scuola. Una tale impostazione, precisa la Dottoressa Catia Pulice, Amministratore Unico di Al Business, Società di Consulenza con sede legale a Lamezia Terme e altre sedi operative su tutto il territorio nazionale, presuppone il coinvolgimento attivo di vari “soggetti”, per ognuno dei quali sono previsti obblighi e sanzioni. Si ritiene, pertanto, necessaria un’adeguata formazione degli stessi.
Come in tutte le aziende o unità produttive, è necessaria anche all’interno di un istituto scolastico, la presenza, precisa Pulice, di un Rappresentante dei Lavoratori (RLS) che andrà eletto o nominato all’interno del corpo docente, o fra il personale amministrativo e quella del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP), il cui incarico può essere svolto da un soggetto interno o esterno.
All’interno di un istituto scolastico, precisa Guzzi, vi sono gli allievi, che la norma stessa considera dei veri e propri “lavoratori”, e vi è il Dirigente Scolastico che ricopre il ruolo di Datore di Lavoro, e che, rispetto a tutti gli altri, ha maggiore responsabilità perché ha l’obbligo di gestire l’attività di controllo e di sorveglianza.

Tutti insieme, conclude la Dott.ssa Pulice, devono mirare al senso di responsabilità ed attiva collaborazione.
Salute, rischio e sicurezza sono concetti astratti che vanno contestualizzati al fine di dare risposte esaustive. Gli studenti, prosegue Guzzi, che sono molto giovani, e che non hanno la giusta responsabilità, non sono coscienti dei rischi e dei pericoli che possono manifestarsi ovunque, e in tempi anche brevissimi, perciò devono essere coinvolti e ben informati. Non basta assolutamente affidare loro dei testi di riferimento da leggere, o da consultare qualora si presentassero dei pericoli, ma vanno informati con esempi concreti.
Risulta importante far comprendere agli studenti, ai docenti e a tutto il personale che lavora nelle scuole, quali sono le azioni da intraprendere per la sicurezza propria e degli altri e quali sono gli atteggiamenti da adottare in vista di un qualsiasi pericolo.
Data la tipologia di attività che si svolge nella scuola, si individuano tipologie di rischio che sono proprie dei luoghi ad alta densità di affollamento. Il rischio incendio e quelli legati alle infrastrutture sono sicuramente i punti più importanti su cui bisogna soffermarsi, al fine di realizzare piani e progetti adeguati.
Unilavoro Pmi Catanzaro intende proseguire, nell’interesse comune, il suo percorso informativo: educare alla sicurezza sul lavoro e promuovere la cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.

(c.s.)

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