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domenica, 28 Aprile, 2024
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Si rompe tubatura e il percolato della discarica di Scala Coeli finisce nel fiume che sfocia al mare

Tubatura cede e i liquami di percolato della discarica di località “Pipino” a Scala Coeli, provincia di Cosenza, finiscono nel fiume “Nicà” che sfocia nel mare Ionio tra i territori di Cariati (Cosenza) e Crucoli (Catanzaro).

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri forestali di Corigliano-Rossano che stanno coordinando un intervento per cercare di riportare la fuoriuscita dei liquami in alcuni canali di guardia chiusi ermeticamente allo scopo di evitare il rilascio nelle acque del fiume. Successivamente si provvederà a recuperare i liquidi con l’utilizzo di autospurgo.
C’è allarme tra i sindaci dei comuni interessati per i rischi legati allo sversamento delle sostanze altamente inquinante in mare.

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La Società Bieco: Indagine interna avviata dalla società per accertare le cause dell’accaduto e mitigare possibili danni ambientali
“La società Bieco affronta prontamente l’incidente presso l’impianto di Scala Coeli e collabora con le autorità competenti per una soluzione rapida ed efficace e si impegna a fornire una risposta tempestiva e risolutiva in merito a quanto verificatosi stamane presso l’impianto di Scala Coeli. L’azienda ha avviato un’indagine interna per identificare le cause tecniche dell’accaduto, con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità e collaborare pienamente con le autorità competenti durante l’indagine condotta dalla procura della Repubblica.
Sin dai primi istanti, Bieco S.r.l. ha informato le autorità competenti, dimostrando un’immediata e pronta reazione all’evento. L’azienda ha messo a disposizione uomini, mezzi, aziende collaboratrici e attrezzature specializzate per risolvere prontamente la situazione.
È importante sottolineare che l’impianto di Scala Coeli è attualmente completamente sicuro e tutte le misure necessarie sono state adottate per evitare possibili danni ambientali. Bieco S.r.l., ha attivato tutte le iniziative possibili per preservare l’ecosistema locale e garantire la massima sicurezza dell’area interessata. La società non esclude alcuna ipotesi riguardo l’evento, compreso un possibile atto di sabotaggio. Pertanto, Bieco S.r.l. si impegna a continuare a collaborare pienamente con le autorità investigative e adottare le azioni necessarie per prevenire futuri episodi simili.
La Bieco desidera rassicurare la comunità e le parti interessate che l’azienda è fortemente impegnata nel rispetto dell’ambiente e nell’adempimento di tutte le normative vigenti. La sicurezza dei suoi impianti e la tutela dell’ecosistema sono priorità assolute per Bieco S.r.l., e continueranno a essere garantite attraverso un costante monitoraggio e l’implementazione di misure preventive adeguate. La società si impegna a mantenere il pubblico informato sull’evolversi della situazione e a fornire ulteriori aggiornamenti non appena disponibili”.

Occhiuto: su discarica Scala Coeli Regione in campo per tutela ambiente, accertare responsabilità
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sta seguendo in prima persona la vicenda della discarica di Scala Coeli, situata al confine tra le province di Cosenza e Crotone, interessata da una fuoriuscita di percolato che in parte è confluito nel vicino fiume Nicà. Nella giornata odierna il governatore ha incontrato, presso il proprio ufficio alla Cittadella di Catanzaro, il commissario straordinario di Arpa Calabria, Emilio Errigo, e il direttore generale del Dipartimento Ambiente della Regione, Salvatore Siviglia.
ArpaCal è intervenuta tempestivamente sul posto con proprio personale per monitorare la situazione e per dare supporto alle forze di Polizia. Personale tecnico del servizio suolo e rifiuti del Dipartimento provinciale di Cosenza e i Carabinieri Forestali di Corigliano-Rossano hanno eseguito i campionamenti delle acque superficiali per fornire indicazioni in merito alla messa in sicurezza dell’area.
Il sito è stato sottoposto a sequestro su disposizione dell’autorità giudiziaria per garantire l’immediata attivazione di quanto necessario per contenere il danno ambientale.
“La Regione sta seguendo con grande attenzione questa vicenda – afferma il presidente Roberto Occhiuto – e siamo a disposizione degli inquirenti: vogliamo chiarezza a tutela del territorio e a tutela della salute dei cittadini.
ArpaCal, che ringrazio, ha dato un supporto indispensabile alle forze dell’ordine e continuerà a farlo, intensificando nei prossimi giorni la propria attività per salvaguardare l’ambiente: vanno monitorati il fiume Nicà e il tratto di mare antistante la foce di questo corso d’acqua per verificare l’impatto sull’area interessata da questo sversamento.
Parallelamente bisogna lavorare per individuare le responsabilità. Sulla tutela dell’ambiente, in Calabria, tolleranza zero”, sottolinea il governatore.

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