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venerdì, 29 Marzo, 2024
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Sebastiano Guzzi di Unilavoro Pmi: rebranding e territorio per offrire nuovi modelli di vacanza

Promuovere il turismo

Per superare le problematiche lasciate dall’emergenza Covid, che sono innumerevoli e disastrose, le mete turistiche italiane, soprattutto quelle più ambite, dovranno  reinventarsi e offrire ai viaggiatori nuovi modelli di vacanza. In questa direzione sono andate, già dallo scorso anno, importanti località turistiche che si sono impegnate in un’incisiva ed evidente attività di rebranding. Il rebranding, spiega Sebastiano Guzzi, Vice Presidente Nazionale Unilavoro Pmi, è una strategia di marketing volta a cambiare, o a rinnovare, il brand, il marchio, l’identità visiva o il nome di un prodotto, di un’azienda, di un territorio. Il mercato del turismo e la valorizzazione del territorio, sono diventati nel corso degli anni, sempre più competitivi e sempre più propensi al cambiamento. Le principali motivazioni che spingono molte località turistiche, ma anche territori rurali ed aziende locali ad investire nella comunicazione e nella pubblicità, sono diverse: mantenere la competitività, aumentare la brand awareness, promuovere quegli elementi di unicità che contraddistinguono un brand o un luogo. Nel caso del turismo, è necessario quindi, spiega Guzzi, che ogni luogo, ogni località, abbia come principale obiettivo, il cambiamento e il miglioramento della propria immagine.

In questi anni difficili, continua Guzzi, in cui il Covid ha fatto da padrone, il turismo è stato colpito duramente. Strutture ricettive, compagnie aeree e tour operator sono stati i primi bersagli, tra i primi, rimarca Guzzi, ad aver accusato il colpo all’inizio della pandemia e, molto probabilmente, saranno anche gli ultimi a poter tirare un sospiro di sollievo. Per questa ragione, è importante adottare nuove strategie risolutive che consentano di ripartire con successo. Tante sono state le località turistiche che si sono mosse nella ricerca di un nuovo modello turistico. Una tra queste, la meravigliosa Sorrento. In questa incredibile oasi di pace, che è una delle destinazioni più ambite, si vive prevalentemente di turismo. L’87% delle famiglie che vi abitano, lavorano nel settore turistico. Qui, dove il turismo ha avvertito gli urti violenti della pandemia e del crollo dell’economia, è stata avvertita anche la necessità di reagire e di ricominciare. Sorrento ha approfittato dell’emergenza sanitaria per ricostruire il suo modello di turismo, mettendo in campo, spiega Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, una “massiccia attività di marketing territoriale, sia all’estero che nei confini nazionali”. Nel luglio 2021 per promuovere la città è stato lanciato un nuovo logo, sotto la creazione artistica di Mauro Ferrari, con il nuovo slogan “Sorrento Aspetta Te”. Altre città italiane, note per la loro straordinaria e inconfutabile bellezza, hanno sentito l’esigenza di ripartire, e lo hanno fatto partendo dalla necessità di investire in nuove e strategiche soluzioni messe in atto da imponenti strumenti comunicativi. Ora più che mai è necessario, precisa Guzzi, che tutte le località turistiche italiane, che sono tantissime e tutte estremamente uniche e particolari, lavorino per pianificare una corretta strategia di marketing turistico.

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La Calabria, ancestrale regione del Sud, custode di un patrimonio ricco di storia, di cultura e di risorse straordinarie, deve, al pari di altre regioni italiane, riuscire ad emergere. Questo, precisa Guzzi, è il momento giusto per ripartire e per farlo con successo, aggiunge, bisogna investire nel turismo. Ci aspettiamo che l’impegno delle figure istituzionali riesca a focalizzare l’attenzione su questo aspetto, che ha un suo importantissimo valore sociale, culturale ed economico. Ci aspettiamo, inoltre, conclude Guzzi, che vengano organizzate, in tempi brevi, incontri e riunioni dove sarà possibile discutere di argomentazioni attinenti il futuro e il progresso della nostra regione. Necessario che vengano convocate, oltre alle figure istituzionali che hanno un ruolo incisivo, anche gli operatori del settore turistico, gli imprenditori e i consulenti che lavorano nell’ambito del marketing, in modo da giungere, attraverso il dialogo, il confronto, e le proposte, a dei risultati eclatanti. Il turismo, conclude Guzzi, va visto e considerato in un’ottica più ampia e non più, o soltanto come indotto economico. Deve produrre cambiamento, scambio, crescita e confronto. Programmare una campagna di marketing territoriale, porta dunque a considerare ed analizzare gli aspetti umani, sociali e culturali, le tradizioni, i costumi, la storia e la cultura di ogni paese, elementi questi che devono essere percepiti e valutati come unità del territorio.

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