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venerdì, 29 Marzo, 2024
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Se la Svezia ancora non crede ai nostri morti

La Svezia fa da sè sull’emergenza coronavirus: scuole chiuse solo per studenti da 16 anni in su, università chiuse, divieti di assembramenti oltre 500 persone, ma poi nient’altro. E c’è chi chiosa agli italiani chiusi in casa “Noi non siamo come voi, non ci accadrà nulla”. Gli italiani residenti in Svezia, che si sono messi in quarantena volontaria, vengono derisi dagli svedesi un pò della serie “soliti italiani fannulloni”. Uffici, autobus e tram funzionano normalmente. Il direttore della Sanità pubblica, Johan Carlson, ha difeso questo sorprendente approccio affermando che “non si possono varare misure draconiane che hanno un impatto limitato sull’epidemia ma abbattono le funzioni sociali”. Un approccio similare a quello di poche settimana fa del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e di Boris Johnson premier britannico, di cui giunge appena notizia della sua positività dopo un altro positivo illustre ovvero il principe Carlo, nel giorno in cui si registrano più di 11mila casi positivi, mentre gli Stati Uniti hanno superato Cina e Italia per contagi. Cara Svezia speriamo vivamente di non dovervi dire “noi ve lo avevamo detto”.

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