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mercoledì, 30 Aprile, 2025
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Scuola, educazione sessuale solo con consenso informato dei genitori

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un pacchetto di nuove misure destinate a incidere profondamente sull’organizzazione e sulla vita quotidiana delle scuole. Al termine della riunione, conferenza stampa con il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Il Ministro, durante la conferenza stampa, ha evidenziato come la Costituzione italiana affidi ai genitori il diritto-dovere di educare i propri figli, ponendo al centro la persona e lo studente all’interno del sistema scolastico. In quest’ottica, le scuole saranno tenute a richiedere il consenso informato scritto e preventivo dei genitori per tutte le attività extracurricolari che trattano temi sensibili, come la sessualità, fornendo dettagli precisi sui contenuti, sui soggetti coinvolti e sul materiale didattico utilizzato. Qualora il consenso venga negato, agli studenti dovrà essere garantita un’attività formativa alternativa. L’intento dichiarato è quello di rafforzare l’alleanza scuola-famiglia, tutelando la libertà educativa e l’autonomia scolastica.

“Nel concreto, il provvedimento prevede che i genitori siano pienamente informati sulle iniziative didattiche che affrontano temi delicati come la sessualità. Per tutte le attività extracurricolari e per quelle di ampliamento dell’offerta formativa in questo ambito, le scuole dovranno ottenere il consenso scritto e preventivo dei genitori, fornendo informazioni dettagliate sui soggetti esterni coinvolti, sul materiale didattico, sulle finalità e sulle modalità di svolgimento. Se il consenso viene negato, la scuola dovrà offrire agli studenti un’attività formativa alternativa. Inoltre, i soggetti esterni chiamati a tenere questi corsi dovranno possedere requisiti di professionalità scientifica o accademica. Nelle scuole dell’infanzia e primarie, i temi legati alla sessualità potranno essere affrontati solo se previsti dalle indicazioni nazionali, come biologia, corpo umano, riproduzione ed evoluzione biologica.”

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Tenuta delle Grazie 13_6_2024

Tra le innovazioni più significative, il nuovo disegno di legge prevede l’arresto obbligatorio in flagranza di reato per chi provoca lesioni personali a docenti e dirigenti scolastici. La misura, che non riguarda i minori e si applica esclusivamente alle aggressioni fisiche – restano escluse le offese verbali – modifica l’articolo 380 del codice di procedura penale, equiparando alla flagranza anche la quasi-flagranza, come stabilito dalla giurisprudenza della Cassazione. Contestualmente, viene modificato anche l’articolo 583 quater del codice penale, con un inasprimento delle pene: per le lesioni lievi, la reclusione passa dall’attuale minimo di sei mesi e massimo di tre anni a un intervallo compreso tra due e cinque anni. Il Ministro Valditara, inoltre, ha spiegato che la norma segue un analogo intervento già adottato per il personale medico, sottolineando come il personale scolastico, subito dopo quello sanitario, sia tra i più colpiti da episodi di violenza nell’ambito della pubblica amministrazione.

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