Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende e l’affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una Commissione straordinaria. Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose è stato disposto in conseguenza degli esiti del lavoro svolto dalla Commissione di accesso antimafia, nominata nei mesi scorsi dal prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e composta dal prefetto Antonio Reppucci, dal vice questore aggiunto Giuseppe Zanfini e dal tenente colonnello dei carabinieri Dario Pini, e a seguito del coinvolgimento del sindaco, Marcello Manna e dell’ex assessore ai lavori pubblici, Pino Munno, nell’inchiesta denominata “Reset” condotta dalla Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri contro le cosche della ‘ndrangheta attiva nell’area urbana di Cosenza.
Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, a seguito della deliberazione del Consiglio dei Ministri e il conseguente affidamento della gestione dell’ente ad una commissione straordinaria, ha sospeso tutti gli organi di governo del Comune nominando i commissari prefettizi per la provvisoria gestione dell’ente.
Si tratta di Santi Giuffre’, prefetto a riposo; Rosa Correale, viceprefetto Vicario in servizio nella Prefettura della citta’ bruzia, e Michele Albertini, dirigente di 2a fascia, in servizio presso la Prefettura di Brindisi. “Il provvedimento di sospensione – e’ scritto in un comunicato – si e’ reso necessario ricorrendo urgenti motivi connessi all’esigenza di garantire la normale attivita’ amministrativa dell’Ente, in attesa del perfezionamento dell’iter procedurale del decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento”.