L’Italia cambia i colori: nove le regioni in zona rossa (Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania), dieci (Veneto, Marche, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria) e le province autonome di Trento e Bolzano in arancione. Nessuna in zona gialla.
“Fornire prospettive a quei settori chiusi valutando aperture subito dopo il 20 aprile, nel caso di un miglioramento dei dati epidemiologici, per poi permettere da maggio la ripartenza di attività in stand-by da troppo tempo come le palestre”. E’ la sintesi della posizione delle Regioni.
La cabina di regia non è stata al momento convocata per la valutazione di possibili aperture né sono state definite date, spiegano fonti di governo interpellate al riguardo. Per quanto attiene il quadro epidemiologico, sottolineano le stesse fonti, esso è costantemente monitorato. Ed è sulla base dei dati elaborati settimanalmente dall’Iss, Direzione generale Prevenzione e Regioni che verrà valutata la situazione sulla diffusione del contagio e sulle misure e i tempi necessari. Questa precisazione viene dopo alcune indiscrezioni da fonti ministeriali che ipotizzavano la convocazione della cabina entro la prossima settimana.
(Ansa)