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venerdì, 3 Maggio, 2024
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Salvini: Il porto di Gioia Tauro è un porto per tutta l’Italia come lo sarà il Ponte sullo Stretto

Il ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini ha partecipato, presso il porto di Gioia Tauro, alla cerimonia di battesimo della “Msc Celestino Maresca“, una delle navi portacontainer più grandi e a più basso consumo di carburanti al mondo. Ha dimensioni record: con i suoi 400 metri di lunghezza 61,5 metri di larghezza e un pescaggio a pieno carico di 17 metri ha una capacità di 24.116 TEUs. La nave presenta tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale, vantando la più bassa percentuale di emissioni di gas serra per container trasportato, con emissioni di Co2 del 12% più basse rispetto alle soglie prescritte. Dopo un viaggio iniziato in estremo Oriente, la nave è stata tenuta a battesimo da Angela Irolla, moglie di Celestino Maresca, storico manager della divisione cargo MSC.

«In Calabria stiamo investendo fra pubblico e privato 30 miliardi di euro e 35 miliardi in Sicilia, tolto il Ponte. Penso che per il Sud possa esserci uno sviluppo come nel secondo dopoguerra con l’autostrada del Sole». Secondo il ministro il Porto di Gioia Tauro, che dà lavoro a 1.260 persone più l’indotto, è un porto per tutta l’Italia come lo sarà il Ponte sullo Stretto. «Il futuro dell’Italia – ha sottolineato – passa anche da Gioia Tauro. La giornata di oggi è una risposta a chi dice sempre no con pregiudizi economici, ambientali e geografici. Il popolo del sì a sviluppo, modernità e innovazione deve farsi sentire più spesso, perché l’Italia dei “no” è brava a farsi sentire anche rumorosamente».

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Ed in merito alla direttiva Ets ha aggiunto: «il porto di Gioia Tauro, come i porti italiani, sono lavoro, ricchezza, sono sostenibilità. Quindi io personalmente sarò a Bruxelles, fra pochi giorni, per difendere i porti italiani, i marittimi italiani, i lavoratori italiani, da una tassa europea inventata da qualcuno che non ama l’Italia e non ama l’Europa. Perché dire solo elettrico, mettere tasse sui porti, le tasse sulla casa, dire le auto tutte elettriche, non è qualcosa che aiuta l’Italia all’Europa, ma aiuta solo la Cina. Quindi farò e faremo tutto, col governo, per bloccare queste tasse che rischiano di farci perdere la lavoro. Sulla direttiva Ets siamo già in sette a pensarla allo stesso modo, contiamo di crescere».

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