Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore, il nuovo presidente dell’Anci Calabria. La Succurro, che è anche presidente della Provincia di Cosenza, è stata eletta oggi, con 124 voti e una scheda bianca, dall’assemblea dell’associazione e che si è tenuta in una nota struttura alberghiera di Feroleto Antico (CZ). Rosaria Succurro, nel commentare l’esito della votazione, ha detto che “é stato adottato il voto segreto, ma il presidente Anci rappresenta tutti i Comuni. Questa è la casa dei sindaci bipartisan e lavoreremo con grande collaborazione con tutti. Rappresenterò alla Regione le criticità e le difficoltà degli enti che rappresento. È un impegno gravoso che ho assunto con gioia. Spero di fare un lavoro di squadra perché come sindaci dobbiamo lavorare tutti insieme per portare le nostre istanze all’Anci nazionale ed acquistare quell’autorevolezza che è stata persa. E lo stesso dobbiamo fare con la Regione e col governo centrale”.
Sul nome di quest’ultima, esponente di Forza Italia, si è di fatto spaccato il centrodestra calabrese perchè Fratelli d’Italia ha deciso di astenersi. “Una decisione – hanno fatto sapere – che non riguarda il merito della candidatura proposta, quella della presidente Rosaria Succurro, ma ancora una volta il metodo con cui si è arrivati alla sua individuazione. Riteniamo che il sostegno ad una candidatura così importante non possa arrivare per mera adesione, ma debba essere il frutto di un confronto anche sulla possibilità, per i partiti che la condividono, di contribuire con una rappresentanza adeguata al rispettivo peso politico. Fratelli d’Italia, che è il primo partito italiano, ritiene che non si siano create, sotto questo aspetto, le condizioni per il sostegno alla candidatura di Rosaria Succurro, per questo ha deciso di astenersi dal voto per la presidenza”.
Forti critiche anche dai sindaci di Catanzaro, Nicola Fiorita, Reggio Calabria, Paolo Brunetti, Cosenza, Franz Caruso e Crotone, Vincenzo Voce. “La netta chiusura all’ipotesi di una presidenza condivisa dell’Anci, fortemente richiesta da tutte le grandi città calabresi, rappresenta il momento più basso nella vita dell’Associazione dei Comuni che qualcuno ha voluto evidentemente occupare per spegnere il ruolo critico dei sindaci rispetto a questioni vitali come l’autonomia differenziata, l’utilizzo del PNRR, la gestione dei servizi idrici, dei rifiuti ed energetici. Quando non si tiene conto dell’opinione strategica di quattro Capoluoghi di Provincia, tra cui il Capoluogo di Regione, e di quasi tutti i più popolosi centri della Calabria, vuol dire che si vuole ridurre l’Anci Calabria ad un’Associazione senza autorevolezza e senza autonomia dal potere politico. Nulla ovviamente contro la persona della sindaca Succurro, ma questa elezione forzata pone dei gravi problemi politici che anche l’Anci nazionale dovrà affrontare. Siamo fieri di avere promosso l’azione congiunta dei sindaci delle grandi Città che, evidentemente, dovrà trovare nuove forme di coordinamento e di rappresentanza per fare valere le ragioni e gli interessi delle popolazioni. Per questi motivi, abbiamo deciso di non partecipare ad una votazione che segna il momento più buio nella storia dell’Anci calabrese”