La Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Roma ha eseguito una confisca di beni per 3 milioni di euro a due soggetti, un calabrese e un romano, vicini alla ‘ndrangheta operanti nel mandamento tirrenico e facenti capo a una nota famiglia di Gioia Tauro.Ā I due soggetti interessati sono, nello specifico, Agostino Cosoleto, esponente di una nota cosca calabrese di Oppido Mamertina, nonchĆ© consuocero del boss Rocco MolĆØ, assassinato nel 2008, trasferitosi nella zona dei Castelli Romani ha iniziato a investire notevoli capitali, derivanti da reati di bancarotta fraudolenta, in un complesso immobiliare adibito ad albergo-ristorante rilevato dal pregiudicato romano, un noto usuraio romano.
Nell’ambito dell’operazione, denominata “Ragnatela”, sono stati confiscati: la totalitĆ delle partecipazioni di una societĆ di capitali con sede a Roma, attiva nel settore immobiliare; un complesso immobiliare, sito a Roma, costituito da locali commerciali di estesa superficie; immobili per civile abitazione siti in Gioia Tauro (RC); una polizza assicurativa del valore di 150.000, disponibilitĆ finanziarie per oltre quattrocentomila euro, un complesso immobiliare giĆ adibito ad albergo – ristorante, ubicato a Rocca di Papa (RM) e due zanne di avorio elefantino di cospicuo valore economico.
Lāesecuzione del provvedimento in argomento ha visto impegnati oltre agli uomini della Divisione Anticrimine della Questura di Roma anche il personale di 7 Commissariati di P.S sul territorio di Roma e provincia. Inoltre lāoperazione ha richiesto la collaborazione della Divisione Anticrimine della Questura di Reggio Calabria e del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro.