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venerdì, 29 Marzo, 2024
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“Rinascita-Scott”: giudice ricusata annuncia astensione, dovrà essere nominato nuovo collegio

Lamezia Terme – E’ destinato ad essere subito rinviato il processo Rinascita Scott che ha preso il via stamani, nella nuova aula bunker a Lamezia Terme, davanti ai giudici del Tribunale di Vibo Valentia. L’udienza è cominciata con l’appello delle parti – che ha portato via gran parte della mattinata visto che solo gli imputati sono oltre 300 – presieduta dal giudice Tiziana Macrì. Nei suoi confronti, però, c’è una richiesta di ricusazione da parte della Dda di Catanzaro avendo Macrì, in veste di gip del Tribunale di Catanzaro, già autorizzato un’intercettazione nell’ambito dello stesso procedimento.
Al termine della costituzione delle parti, l’avvocato Diego Brancia ha chiesto formalmente al collegio di astenersi dalla trattazione del prosieguo del procedimento avendo Macrì già pronunciato sentenza, il 27 ottobre scorso, nell’ambito di un processo correlato con Rinascita-Scott: “Nemea” contro il clan Soriano di Filandari. La stessa Tiziana Macrì ha interrotto la richiesta dell’avvocato affermando che i giudici a latere del suo collegio hanno già formalizzato dichiarazione di astensione. “Io sono venuta per dovere d’ufficio – ha detto -. Io mi fermo oggi, la mia è la posizione di un giudice ormai ricusato”. Il giudice ha affermato di accingersi a formalizzare richiesta di astensione.
Un’astensione tardiva, secondo il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il quale è intervenuto per sottolineare il fatto che la richiesta di ricusazione da parte della Dda è stata avanzata l’11 dicembre. La richiesta di ricusazione è già stata accolta dalla Corte d’appello per quanto riguarda il processo con rito immediato nel quale sono imputate 5 persone mentre la Corte non si è ancora pronunciata riguardo al troncone principale del processo. Per la Procura di Catanzaro esistono questioni di urgenza e di economia processuale che non sarebbero state supportate dal comportamento del giudice. Dal canto suo Tiziana Macrì ha detto che secondo il suo giudizio personale non vi sono i presupposti per l’astensione ma si è attenuta alla decisione della Corte d’Appello. Nel corso dell’udienza, la Procura ha anche chiesto la riunificazione tra il troncone principale e quello avviato con il rito immediato.
Già oggi è in programma l’udienza del rito immediato nei confronti dei 4 imputati che lo hanno chiesto, l’avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli, Mario Lo Riggio, Salvatore Rizzo e Giulio Calabretta. La Procura ha chiesto di riunire i procedimenti già nel corso dell’udienza di oggi. Alla richiesta si è opposta uno dei difensori di Pittelli, l’avvocato Salvatore Staiano, che ha sostenuto di tendere a tenere il processo Pittelli separato dal troncone degli oltre 300.

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