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venerdì, 4 Luglio, 2025
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Rende, tre indagati (atto dovuto) per la morte nel parco acquatico della piccola Simona Vanessa

Sono in corso le indagini della Procura della Repubblica di Cosenza per stabilire cause ed eventuali responsabilità per la tragica morte della piccola Simona Vanessa Szilagyi, la bimba di appena 8 anni, di origine romene, annegata nella piscina del parco acquatico «Santa Chiara» a Rende. Per tre persone è arrivata l’iscrizione sul registro degli indagati. Si tratta di un atto dovuto anche per consentire agli indagati di partecipare all’autopsia. Il pm di turno Bruno Antonio Tridico ha affidato l’esame autoptico al medico legale Silvio Berardo Cavalcanti previsto per le prossime ore. Sul registro degli indagati ci sono l’amministratrice della Marconi Village srl (la società che gestisce il parco acquatico), Maria Candelaria De Rose, il suo convivente Antonio Fusinato e una bagnina.

Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giuseppe De Marco, Francesco Turco e Ugo Ledonne. Da una prima ricostruzione della vicenda e secondo le testimonianze dei bagnanti presenti, la bambina sarebbe entrata in piscina percorrendo un metro in acqua, ma a un certo punto avrebbe perso il contatto con il fondo della piscina.

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Immediati i soccorsi anche da parte di due infermieri non in servizio che erano presenti nella struttura e che hanno cercato di rianimare la piccola. Ma per lei non c’è stato nulla da fare. Da quanto emerso la bambina era nel parco acquatico assieme ad alcuni familiari maggiorenni. La struttura è stata sequestrata. Le indagini sono coordinate dal capitano della Compagnia dei carabinieri di Rende Andrea Aiello.

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