Avrebbe potuto avere ripercussioni molti gravi il tentativo di una coppia, entrambi italiani, di far esplodere una palazzina nel centro storico di Rende. A sventare la tragedia è stato l’intervento tempestivo di un residente e dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende. In base alle informazioni raccolte dagli inquirenti, la coppia avrebbe cercato di provocare un’esplosione facendo fuoriuscire gas da una bombola collocata su un pianerottolo dell’edificio. Un vicino, accortosi di quanto stava accadendo, è riuscito a chiudere la valvola e a dare subito l’allarme. In pochi minuti una pattuglia dell’Arma è giunta sul posto, individuando e bloccando i due sospettati poco dopo il grave episodio. Entrambi sono stati arrestati con accuse pesanti, tra cui quella di tentato omicidio plurimo aggravato.
Le prime ipotesi investigative parlano di forti tensioni tra la coppia e gli altri condomini come possibile movente del gesto. Gli accertamenti sono tuttora in corso per chiarire ogni aspetto della vicenda, che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia analoga a quella avvenuta in Veneto poche settimane fa, costata la vita a tre Carabinieri.
Gli arresti sono stati disposti dal sostituto procuratore di turno Domenico Frascina. I due indagati, difesi dall’avvocato Gianluca Garritano, saranno sottoposti all’udienza di convalida davanti al GIP del Tribunale di Cosenza.
















