È di un maschietto, nato il 31 maggio al Policlicnico, il primo atto di nascita registrato all’Anagrafe di Modena con il doppio cognome sulla base del nuovo quadro normativo definito dalla sentenza della Corte costituzionale. La registrazione è avvenuta oggi, lunedì 6 giugno. Il bimbo è di una coppia non sposata e i genitori hanno scelto il cognome del padre, un ventunenne di origini albanesi, seguito da quello della madre, 19 anni, calabrese domiciliata in città. Il bambino sarà poi registrato come residente nel Comune calabrese di residenza della madre.
Nei giorni scorsi, infatti, una circolare del ministero degli Interno ha reso operative le nuove disposizioni, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della sentenza che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della regola che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori.
In base alle nuove regole, in attesa di una legge che definisca i passaggi che possono risultare più controversi, negli atti di nascita il cognome del figlio deve comporsi con i cognomi dei genitori, nell’ordine da loro deciso (prima il padre poi la madre oppure viceversa). Se non c’è accordo tra i genitori sull’attribuzione dei cognomi è necessario l’intervento del giudice. I genitori, comunque, possono accordarsi anche sull’attribuzione di un solo cognome, che può essere sia quello paterno che quello materno.
Il ministero dell’Interno nella circolare precisa che “l’accordo fra i genitori è imprescindibile per poter attribuire al figlio il cognome di uno soltanto dei genitori. In mancanza di tale accordo devono attribuirsi i cognomi di entrambi i genitori, nell’ordine dagli stessi deciso. Qualora, inoltre, non vi sia accordo sull’ordine di attribuzione dei cognomi, la Corte costituzionale – nella stessa sentenza – ha precisato che si rende necessario l’intervento del giudice, che l’ordinamento giuridico già prevede per risolvere il disaccordo su scelte riguardanti i figli”.
La circolare non è intervenuta circa le modalità necessarie per documentare l’accordo fra i genitori, sia in riferimento all’ordine di attribuzione dei due cognomi, sia in riferimento alla scelta di un solo cognome.
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