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mercoledì, 10 Settembre, 2025
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Regionali 2025, Mimmo Lucano dichiarato incandidabile. “Abbiamo già fatto ricorso”

Le commissioni elettorale dei Tribunali di Reggio Calabria e Cosenza hanno dichiarato Domenico “Mimmo” Lucano incandidabile e lo ha depennato dalla lista di Avs per le prossime regionali in Calabria. L’attuale europarlamentare e sindaco di Riace era candidato nelle circoscrizioni sud e nord ma per via della legge Severino non potrà partecipare alla tornata elettorale a causa della condanna a 18 mesi per falso, con pena sospesa, nel processo “Xenia”. Falso relativo a una delle 57 delibere che gli erano state addebitate dall’accusa in una indagine sulla gestione dell’accoglienza dei migranti a Riace. I suoi legali, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta hanno presentato ricorso alle Corti d’appello di Reggio Calabria e Catanzaro chiedendo il reinserimento di Lucano nella lista.

Secondo Mimmo Lucano “C’è un filo conduttore per me che inizia tanti anni fa, con la vicenda penale, che continua con la decadenza e con la legge Severino e che si conclude con l’epilogo di questi giorni per quanto riguarda la partecipazione alle regionali-Ovviamente – ha aggiunto – abbiamo fatto ricorso alla Corte d’Appello ma questa situazione un po’ mi spegne l’entusiasmo. In ogni caso continuerò a sostenere con fortissima convinzione la lista di Avs e il candidato a presidente della Regione Pasquale Tridico. Mi sono speso per l’unità del centrosinistra e per gli ideali che Pasquale rappresenta. Per la prima volta siamo tutti uniti ed una speranza per la Calabria. Andiamo avanti comunque”.

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“L’ufficio centrale circoscrizionale di Cosenza in un primo momento aveva valutato positivamente la nostra lista, compreso il nome di Mimmo Lucano. Quello di Reggio Calabria, invece, aveva subito ricusato il nome. È successo che successivamente anche Cosenza ha deciso di adeguarsi alla decisione assunta in riva allo Stretto”- dichiara Ferdinando Pignataro, segretario regionale di Sinistra Italiana.
“Decisione rispetto alla quale noi presenteremo ricorso perché siamo convinti di essere di fronte ad una persecuzione politica, che peraltro penalizza tutta Alleanza Verdi Sinistra. Siamo davvero al teatro dell’assurdo. Quello che poteva profilarsi, al massimo, sempre per via della legge Severino, è un’ineleggibilità, non un’incandidabilità. È fuori da ogni buon senso che un rappresentante italiano a Bruxelles non possa candidarsi nella sua regione”- conclude Pignataro.

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