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giovedì, 25 Aprile, 2024
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Reggio, si lavora per creare nuove “casette” per il bookcrossing nelle periferie

Le biblioteche diffuse puntano a diventare una rete. Parliamo delle teche artigianali in legno create a Reggio come spazi per la condivisione gratuita dei libri per iniziativa dell’associazione culturale Magnolia. Le prime tre sono state realizzate nel 2019 durante il festival “ContaminAzioni” nella piazza del Castello aragonese, e presso Spazio Teatro e il laboratorio Radici. A queste si è aggiunta quella della chiesa del Carmelo di Archi a cura della comunità Masci.

Si tratta di un’idea nata negli Stati Uniti e ormai ampiamente sperimentata in tutto il mondo e in varie città italiane, per promuovere la lettura attraverso il bookcrossing: nelle strutture, come scaffali di una libreria all’aria aperta accessibile a tutti, si possono depositare volumi e prendere in prestito quelli che altri hanno lasciato. Il più grande portale dedicato a questa buona pratica culturale è “Little Free Library”, una community globale dove si trovano anche i tutorial di diversi modelli di librerie diffuse (è possibile acquistarle per sostenere il movimento spontaneo e privo di finanziamenti) e la mappa per trovarle.

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In Calabria una bella esperienza simile è appena partita a Sellia Marina grazie alla commissione comunale per le pari opportunità: si intitola “Un mare di storie” e ha distribuito in dieci lidi balneari testi messi a disposizione da librai e privati che i turisti potranno leggere gratuitamente.

Tornando a Reggio, un episodio di danneggiamento della “casetta” di piazza Castello – opera di Kiro Gocev da materiali di recupero – è l’occasione per rilanciare il progetto reggino da parte dei soci di Magnolia. Prontamente riparata la piccola libreria, si annuncia che sono state richieste le autorizzazioni per realizzarne due a Cataforio e San Salvatore e che su altre si sta lavorando con i volontari della Scuola di italiano in piazza.

L’obiettivo è creare stimoli culturali e di crescita personale per i cittadini, soprattutto nei quartieri periferici. In linea con la recente mobilitazione dei reggini (iniziata con la pulizia delle scalinate della Giudecca) per prendere in mano il destino della città con iniziative autonome e spesso in risposta all’inerzia dell’amministrazione, anche le biblioteche diffuse chiedono un contributo propositivo a lettori e osservatori. Nella struttura di piazza Castello è infatti apparso un invito a lasciare, insieme ai libri, pensieri e parole. Sarà un input per sollecitare gli uffici preposti a non tardare ancora nel rilascio delle autorizzazioni necessarie a far sorgere nuovi punti di lettura gratuiti.

Isabella Marchiolo

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