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mercoledì, 1 Maggio, 2024
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Reggio Calabria: protesta con carri funebri sotto al Consiglio regionale della Calabria

“Oggi, giovedì 18 aprile 2024, in concomitanza anche con la visita a Reggio Calabria del Ministro Prefetto Matteo Piantedosi al quale, vista la situazione di totale incomprensione e menefreghismo da parte della regione sul merito delle nostre istanze, chiediamo anche a Lui di ascoltarci affinché qualcosa cambi in questa benedetta regione. In occasione del Consiglio Regionale saremo, ancora una volta, sotto Palazzo Campanella intorno le ore 10.00 – con una delegazione di imprese a ribadire le nostre serie problematiche insorte in seguito al varo della l.r. n. 38 in materia funeraria senza interlocuzione con il settore nonostante in premessa della stessa l.r. 38/2023 si legga il contrario! Ma riteniamo inoltre che questa norma regionale sia del tutto incostituzionale e che a causa sia del ferragosto, infatti fu portata in consiglio qualche giorno prima, e del susseguirsi di emergenze sanitarie, belliche, economiche e financo politiche, sia passata inosservata anche al Ministero degli affari regionali.” Questo quanto annunciato, tramite un comunicato ufficiale, dal Presidente di FunerCalabria, Giuseppe Triolo.

“La Regione Calabria, capeggiata dal dott. Roberto Occhiuto, ha preso troppo tempo “promettendoci”, di volta in volta, eventuali emendamenti alla stessa sulla scorta delle nostre richieste che di fatto non sono mai state fatte e ancor incredibile e che hanno però tentato di modificare ancora la stessa l.r. in peggio rispetto lo stato attuale come se avessimo incredibilmente richiesto, con le nostre proteste, altri restringimenti ingiustificati ! Rimaniamo “forse” nell’indifferenza politica più assoluta, non capiamo perché il Presidente Occhiuto che non ci ha mai risposto, mai, alle numerose richieste presso il suo staff e alle mail di richiesta di incontro con questa parte sociale scrivente che evidentemente o non conta nulla per lui, come per l’On. Caputo, per il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e tutta la regione Calabria, o non sappiamo più cos’altro pensare. Ne prendiamo purtroppo atto, ma contemporaneamente  -continua Triolo – vogliamo ricordare che nemmeno il consigliere estensore della l.r. 38/23 Giuseppe Neri si è degnato di riceverci o di ascoltare seriamente le nostre problematiche create da questa infausta legge, anche lui, il consigliere, però poi trova il tempo per scrivere comunicati stampa dove, non tanto elegantemente, ci offende, senza porsi il dubbio che evidentemente questa “sedicente federazione”, così ci ha appellato Neri, chiede, democraticamente, aiuto ad una politica oramai miope e sorda. Questa ennesima manifestazione odierna che si terrà con una delegazione, in rappresentanza di una cospicua parte del settore funebre, ha lo scopo di sensibilizzare per l’ennesima volta la politica, i cittadini e le istituzioni affinché si sappia la verità, non vogliamo esser dei fuorilegge ma nemmeno vogliamo essere tartassati da leggi ingiuste – senza evidenze scientifiche – e che ci impediscono di lavorare con serenità. Non hanno valutato, i politici, l’impatto sulle imprese, i costi, i benefici e a lungo termine i monopoli!”

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“Chiediamo – che sia chiaro senza stancarci mai – la modifica della l.r. 38/2023 che nasce senza un dibattito con la parte sociale, una legge che fa gli interessi di pochi a discapito delle piccole imprese e poi anche dei cittadini. Vorremmo – conclude il Presidente di FunerCalabria – riavere la possibilità di lavorare in armonia, ci è stato tolto anche il servizio NCC ambulanza, tema sul quale si è anche pronunciato il TAR del Lazio che ha sbloccato tutte le licenze che erano state fermate da un decreto ministeriale, difatti il TAR ha motivato che in via di principio, l’art. 41 Cost. afferma la piena libertà di iniziativa economica che può essere compressa solo dalla legge dello Stato per rilevanti motivi di utilità sociale, TAR Lazio n. 6068/2024, ma la Calabria è una Repubblica a parte? Dunque chiediamo la restituzione delle aut. NCC alle imprese, il riconoscimento delle Sale del Commiato, la modifica dei requisiti sulle case funerarie e aggiungiamo che i centri servizi per essere tali devono disporre in proprio almeno di 4 autofunebri e 4 furgoni perchè siamo alla ricerca di professionalità e non di sotterfugi creati ad arte per aggirare la legge regionale.”

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