Reggio Calabria – E’ stato intitolato all’ambasciatore Luca Attanasio, il diplomatico morto in Congo lo scorso 22 febbraio, in un agguato contro un convoglio delle Nazioni Unite attaccato da miliziani armati, il nuovo ponte che collega la zona del porto con il nuovo Waterfront di Reggio Calabria.
Assieme ad Attanasio persero la vita anche il carabiniere che gli faceva da scorta, Vittorio Iacovacci, e l’autista della loro auto Mustapha Milambo, ricordati su una targa apposta all’imbocco Sud del ponte.
Reggio Calabria è la prima città d’Italia ad intitolare un’opera pubblica all’ambasciatore. Alla scopertura della targa di intitolazione del ponte “Attanasio”, la moglie del diplomatico Zakia Seddiki. Presenti anche i familiari dell’ambasciatore, la madre Alida Magghi, il papà Salvatore, la sorella Marina, e la fidanzata del carabiniere, Domenica Benedetto. Hanno ringraziato, commossi, la città di Reggio Calabria per l’onore che ha dedicato a Luca Attanasio e a Vittorio Iacovacci.
In un messaggio il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ricordato i tragici fatti del 22 febbraio, e definito l’opera di Luca Attanasio, la più grande dimostrazione di dedizione di servitore dello Stato.
Accogliendo gli ospiti il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà ha definito la giornata un momento di grande emozione per la città “con l’orgoglio – ha detto – di essere i primi in Italia a ricordare Luca Attanasio. Una giornata che non a caso coincide con l’apertura del ‘The Last 20’, manifestazione itinerante, sulle periferie del mondo, dedicata ai temi dell’immigrazione dell’accoglienza e della povertà, che vuole contrapporsi al G20 delle nazioni più ricche e potenti, di cui l’Italia, quest’anno, ha assunto la presidenza”.
Il rappresentante della Comunità congolese in Italia, ha donato alla moglie di Attanasio ed alla fidanzata di Iacovacci una bandiera del Paese africano.