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sabato, 20 Aprile, 2024
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Pubblicato il decreto flussi: in Calabria in tutto sono oltre 19mila, aumenta quota annuale lavoratori non comunitari

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 21 del 26 gennaio 2023 fissa la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio italiano a 82.705 lavoratori. La quota annuale è in aumento rispetto alle 69.700 dell’anno precedente. Il nuovo Decreto fissa una quota massima di ingressi pari a 82.705 unità, 44.000 delle quali riservate agli ingressi per motivi di lavoro stagionale, attese principalmente nelle campagne per garantire le campagne di raccolta estive e il lavoro ordinario. In Calabria i lavoratori stranieri UE e non UE, tra forma continuativa e saltuaria, sono oltre 19mila.

Le quote fissate per gli ingressi per motivi di lavoro non stagionale e autonomo sono 38.705 unità, di cui la stragrande maggioranza (30.105 unità) riservate agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero, nonché, novità di quest’anno, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale.”

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“Per quanto riguarda le quote per lavoro stagionale attese principalmente nelle campagne queste – sottolinea la Coldiretti – ammontano a 44.000 unità (erano 42.000 lo scorso anno) delle quali 1.500 sono riservate alle nuove richieste di nullaosta stagionale pluriennale, quote che di fatto consentono all’impresa negli anni successivi di non essere vincolata ai termini di pubblicazione in G.U. del Dpcm per avere accesso all’autorizzazione”.
Secondo Coldiretti, “la vera ed importante novità di questo provvedimento è rappresentata infatti dal consolidamento e riconferma del rilascio di quote di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22.000 unità (erano 14.000) a dimostrazione del fatto che i tempi sono maturi per rendere strutturale la norma sperimentale introdotta dal decreto Semplificazione (Dl 73/2022)”, sostenuta dalla stessa associazione. “Il nuovo Decreto – prosegue la nota – sarà anche l’occasione per sperimentare il superamento del nullaosta, sostituito da una comunicazione allo sportello unico per l’immigrazione da parte del datore di lavoro contenente la proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato”.
“In Italia – evidenzia Coldiretti – un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo più del 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos”.

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