Con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, la Procura della Repubblica di Cosenza, ha aperto un fascicolo di indagine sulla tragica morte di Salvatore Cugnetto, l’operaio di 55 anni, deceduto giovedì scorso mentre lavorava nel cantiere del viadotto autostradale ‘Friddizza’, dell’Autostrada del Mediterraneo, in territorio di Dipignano, tra gli svincoli di Cosenza e Rogliano. (nella foto)
I magistrati hanno anche ordinato il sequestro del cantiere in cui avvenuto il decesso e disposto l’autopsia sul corpo dell’uomo. I funerali potrebbero svolgersi nella prossima settimana quando la salma sarà restituita ai familiari. L’operaio era originario di Lamezia, dove viveva con la madre.
Fari accesi, quindi, su dinamiche e responsabilità con l’acquisizione di documenti tecnici e organizzativi relativi al cantiere, incluso il piano di sicurezza e le schede sull’utilizzo delle attrezzature. Cugnetto stava usando una lancia ad acqua ad alta pressione che serve per demolire le strutture in calcestruzzo quando un potente getto lo ha colpito. Ha fatto appena in tempo a fare un cenno a un collega, poi è caduto a terra.