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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Ponte sullo Stretto, Vecchio (Confindustria Reggio): “Problema di importanza nazionale”

“Il Ponte sullo Stretto è un problema di assoluta importanza, non soltanto per la Calabria o la Sicilia ma per l’Italia intera. E’ un simbolo e deve essere fatto a prescindere dall’importanza dell’investimento economico. Tra l’altro, ci sono già imprese private che hanno già dato la disponibilità a investire proprie risorse per la sua realizzazione”. Ad affermarlo è il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio.

Il rappresentante degli industriali risponde anche alle obiezioni di quanti sostengono che “il ponte non è tecnicamente realizzabile”. “Ho sentito varie tesi – spiega Vecchio – e guarda caso sono tutti filosofi, non tecnici, perché un tecnico sa bene che in Giappone, che è la terra più ad alto rischio sismico, si realizzano opere molto più importanti. L’importante è realizzarle in un certo modo e farle bene”.

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Dietro le ragioni tecniche, secondo Vecchio, si nasconde una volontà politica contraria al Mezzogiorno: “Che poi non si voglia fare perché diventerebbe un punto importante a favore del Meridione, è più plausibile. Sono convinto che non si voglia fare per una questione politica, così come non si vuole far sviluppare il porto di Gioia Tauro, è solo una questione politica. Sanno bene che il ponte e il porto di Gioia Tauro rappresentano le direttrici fondamentali per l’estrema periferia del Sud,  sono di importanza strategica per lo sviluppo. Una volta realizzate  queste due importanti opere strutturali, l’Italia intera avrebbe un beneficio immenso e l’area diverrebbe il più importante polo economico nazionale”.

Un’idea di sviluppo che per il rappresentante degli industriali è chiara: “Non si può sempre e solo parlare di industrie al Nord e a noi tutto sommato fare questi grandi poli industriali al Sud non conviene, ci basterebbe far sviluppare quello che già abbiamo, turismo e agricoltura, che insieme al Porto e al Ponte diventerebbero un asset di grande rilevanza”.    Argomentazioni che Vecchio ribadirà venerdì prossimo intervenendo a un convegno che si terrà a Villa San Giovanni e al quale sono invitati anche rappresentanti istituzionali di Calabria e Sicilia.

“Inviterò la classe politica siciliana e calabrese – anticipa Vecchio  – a fare fronte comune. Non possiamo accettare che ci vengano a dire “non si può fare”, il Ponte s’ha da fare”. I primi soggetti da convincere però sono il vicesindaco di Reggio Calabria, Tonino Perna, da sempre contrario al Ponte, e lo stesso sindaco Giuseppe Falcomatà, che sull’argomento non si pronuncia.

“Per questo – conclude Vecchio – dico che bisogna essere pro-Calabria. Tonino Perna è stato sempre contrario al ponte, ricordo anche che diceva che i piloni potrebbero dar fastidio alla migrazioni degli uccelli. Il sindaco Falcomatà deve prendere posizione anche perché è anche sindaco della Città Metropolitana e in quanto tale deve dire ciò che pensa e quello che vuol fare. Si faccia chiarezza, se si vive in questa ambiguità non si arriverà mai al dunque”.

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